tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post5968137083496926687..comments2015-11-17T17:09:07.146+01:00Comments on Lotus Pocus: DEATH DO US PART Part twoTess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-90076664874573149812010-06-15T19:48:19.517+02:002010-06-15T19:48:19.517+02:00Non sono sicuro che la morte sia uno stato definit...Non sono sicuro che la morte sia uno stato definitivo e certo. Piuttosto penso che tutto sia soggetto a trasformazione. Probabilmente il problema è che abbiamo stabilito che solo una forma d'essere (ammesso che sia soltanto una!) ha predominanza sulle altre: credo (ma è una mia convinzione assolutamente criticabile) che non sia così.<br />Sulla morte, così come da te prospettata, mi è venuta in mente la statua del Galata morente.<br />Chiamarla statua, per me, è un po' riduttivo.<br />Il vincitore rende omaggio allo sconfitto che muore lottando per la sua terra.<br />Lo sconfitto è bello, forte, coraggioso ma siamo sicuri che perda?<br />Lo si vede in un movimento di con-fusione con la terra per la quale si era battuto e, perdendo, sembra appunto che fondendosi penetra quella. Una strana unione tra un essere che si sviluppa nell'aria ma che abbraccia al terra, quasi che il respiro filtri non più solo ossigeno ma anche prima gli odori e poi la stessa terra.<br />Uno strano senso di estinzione come fine di un percorso che, arricchendoci di esperienze, ci porta noi ad essere ricchezza offerta alla nostra stessa origine.<br />Insomma, qualcosa del genere.andreahttp://andreanoreply@blogger.com