tag:blogger.com,1999:blog-75588526816444295532024-02-19T13:23:48.921+01:00Lotus PocusAll things directly or indirectly linked to the world of yoga - spiritual, physical and more.Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.comBlogger104125tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-15349200112489231882015-12-09T17:47:00.000+01:002015-12-09T17:47:57.266+01:00CARTONI ANIMATI, CUBA e SAMVEGA<span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhstvvUrHYPXAQGnHnypusJYQvyLIF-9moPAQoybfkjjpWxisfmqx1UJ-ED3m5lAwKPsGO5TTAxe-94QRdqBVeMYyyyO94nDvLTgU2Z_mJ_R9p6bINTRVjaXePrL0R0OB-huubwKcjUaxY/s1600/IMG_0228.JPG" imageanchor="1"><img border="0" height="257" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhstvvUrHYPXAQGnHnypusJYQvyLIF-9moPAQoybfkjjpWxisfmqx1UJ-ED3m5lAwKPsGO5TTAxe-94QRdqBVeMYyyyO94nDvLTgU2Z_mJ_R9p6bINTRVjaXePrL0R0OB-huubwKcjUaxY/s320/IMG_0228.JPG" width="320" /><span style="color: #444444;"></span></a></span></span><span style="color: #444444;"></span><br /><span style="color: #444444;"></span><span style="color: #444444;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;">Estate scorsa siamo andati a Cuba. Ammetto che non avevo tanta voglia di intraprendere un volo di così lungo, visto che:<br /> a. Non mi piace trovarmi fuori dal mio elemento – essere sospesa in aria per 12 lunghe ore non fa proprio per me (leggi: subisco pesantamente)<br /> b. Ho dovuto affrontare questo volo con al traino le mie due figlie, la più piccola delle quali –9 anni - non aveva dormito le due notti precedenti per l’agitazione, aveva mangiato decisamente troppo a colazione per l’agitazione e non la smetteva di parlare per l’agitazione.<br />“12 ore – ho spiegato – è un tempo molto lungo” (nella speranza che la realtà la calmasse – ma niente). Sapevo che l’adrenalina avrebbe terminato il suo effetto più o meno a metà viaggio e che poi avrei dovuto trattare con una bestia ancora più feroce: la noia.<br /><br />Così, nel tentativo di prepararmi psicologicamente, ho riempito il mio bagaglio a mano con ipod, ipad e vagoni di caramelle. Mi sentivo preparata e quasi pronta. Lo so, lo so, sono una "Yogi Mum" – avrei potuto dire che mi ero attrezzata con libri tipo “101 cose da fare con i bambini e i legumi secchi”, sudoko, libri di filastrocche, o magari un kit da cucito per bambini creativi, leccalecca alla soia, carta e matite colorate… ma sarebbe stata una bugia sfacciata. Ho optato per le diavolerie elettroniche – funzionano. Ero preparata a infrangere tutte le regole per sopravvivere a questo volo e ogni tanto, si sa, un ipad può salvare la tua salute mentale, se non la tua vita.<br /><br />Saliamo sull’aereo, la mia Piccola vede un minuscolo schermo sul sedile di fronte e, ancor prima che l’aereo decolli, si trasforma in una piccola “serial watcher” di cartoni animati. Dopo circa sei ore si volta dalla mia parte con i suoi occhietti rossi che spuntano luccicanti da due sottili fessure nel volto e pronuncia le parole che temevo: </span></span></span><br />
<span style="color: #444444;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;">“Mamma, per quanto ancora dobbiamo stare su questo aereo?”.</span></span></span><br />
<span style="color: #444444;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><br />Mi volto verso di lei con uno sguardo freddo e calmo, mentre nella mia mente penso: “Le devo dire la verità? Posso sempre dirle un’ora e sperare che dorma per le prossime cinque ore senza accorgersi della bugia… ma la domanda è dormirà fino alla fine?”.<br />“Mamma, mi stai ascoltando?”. </span></span></span><br />
<span style="color: #444444;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;">Ancora una volta scelgo l’onestà e, stringendole la mano, rispondo “Altre sei ore, temo”. Lei alza le mani verso il cielo e poi i gomiti giù, verso i fianchi in segno di vittoria e urla: “SIII! Altre sei ore di cartoni!”.<br />Quanto a me, non che fossi altrettanto felice, ma... diciamo sollevata.<br />Mia figlia è dipendente dai cartoni, non tirano fuori certo il meglio di lei - dopo averli guardati per un po’ è intontita, scontrosa e ha la pazienza di un rottweiler vegano. Eppure lei li adora (i cartoni, non i cani vegani). La cosa divertente è che dopo tre mesi di astinenza da cartoni e immersione nella natura fuori Milano, quando poi era di nuovo a casa aveva effettivamente iniziato a giocare. Sì, persino con i Kapla – quei mattoncini di legno con i quali ci si aspetta che giochino i figli di una "Yogi Mum". Io ero sorpresa e lei sembrava felice.<br /><br />Questo mi ha riportato alla mente il termine <i>Samvega</i> – una parola yogica che indica quella specie di opprimente depressione da rientro (penso al periodo post vacanze perché il tempo che passiamo lontano da casa ci offre la distanza necessaria per vedere le cose da una diversa prospettiva) che sentiamo quando torniamo a lavorare a pieno ritmo.*<br /><br />Ma è qualcosa di più di una depressione. È profonda, introspettiva e insistente. E una grande motivatrice, visto che ci proietta fuori dal torpore quotidiano di cui spesso siamo inconsapevoli. Tornando da una lunga vacanza, <i>Samvega</i> ci può colpire facendoci improvvisamente realizzare che le nostre usuali fonti di gioia (i cartoni, per mia figlia piccola) non ci danno più soddisfazione. Sentiamo un bisogno urgente di sviluppare i nostri talenti piuttosto che sprecare tempo facendo cose che ci lasciano vuoti. Tinder diventa tedioso.<br /><br />Altro indizio che siamo in piena fase <i>Samvega</i>, oltre al desiderio di trovare i nostri doni nascosti (e il nostro <i>Dharma</i>) è la voglia di raccoglierci nel nostro mondo interiore: abbiamo bisogno di riflessione piuttosto che di evasione, calma invece che intrattenimento.<br /><br /><i>Compito yogico:</i><br />Prendiamoci un po’ di tempo per riflettere su dove e come spendiamo la maggior parte del nostro tempo e se queste attività/hobby/persone/cose ci danno ancora la giusta soddisfazione – ci arricchiscono? ci nutrono ancora l’anima? E se non lo fanno, dove dovremmo cercare? Che cosa dovremmo fare, invece?<br /><i>Samvega</i> è come un campanello d’allarme: è tempo di svegliarsi, tempo di filtrare! Ignorarlo non mette in pericolo la tua vita, ma ti espone al rischio di non trovare la via d’uscita dal pantano e, se sei proprio sfortunato, ti riporta tra le braccia di Spongebob.<br /> </span></span></span><br />
<span style="color: #444444;"><br /><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"> *o come dice Stephen Cope "uno stato di
disillusione rispetto alla vita mondana che porta a una veemente e
urgente ricerca della verità e a uscire dalla sofferenza, dall'illusione
e dalla confusione."</span></span></span></span></span><br />
<span style="color: #444444;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"> </span></span><span style="font-size: small;"><br />Grazie alla mia tradutrice CHIARA FRASSI!!! </span></span></span></span><br />
<span style="color: #444444;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwkCHOoMDeE7sBo9ADTs8QyqVNoON37neKP7QvrT0y8HyB0h4fX0GW5U7FxkJZUEX8YXlTZpxgsQh5aNiVNe4d0bArfPHaeuCNrIz-3b8riU8qZBcIXQzWsGJGm3WGqpJVoR6HSHLRfPw/s1600/ChiaraFrassi-mini.jpg" imageanchor="1"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwkCHOoMDeE7sBo9ADTs8QyqVNoON37neKP7QvrT0y8HyB0h4fX0GW5U7FxkJZUEX8YXlTZpxgsQh5aNiVNe4d0bArfPHaeuCNrIz-3b8riU8qZBcIXQzWsGJGm3WGqpJVoR6HSHLRfPw/s400/ChiaraFrassi-mini.jpg" /></a><br /><br />Appassionata di storie e scrittura, scopre lo yoga con Tess Privett nel 2010 e inizia il percorso come insegnante con Maurizio Morelli nel 2014. Da qualche mese tiene un corso tutto suo, insegna come sostituta da Lotus Pocus e offre lezioni private. Crede che lo yoga sia una magia naturale, che migliora la vita delle persone con semplicità: nelle sue lezioni cerca di trasmettere questa magia raccontandola con la pratica, il respiro e la condivisione di esperienze. Per lezioni private cfrassi@gmail.com</span></span></span></span>Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-25352312018255095652015-11-16T22:11:00.000+01:002015-11-16T22:11:27.190+01:00FIGLIE E DHARMA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj08ysd0P8ZVDtyi8gVjZc0DP2l1MdfR1g_E0XLNnB6lCJdd_H3tnOHa16TOSK7UwZ2ON0jyCwx_1hiStquI21vquoC0VpdwGEcUttJDbzA11rb8NsAfKWY1RVrScbkf-DYtM7MiFWhbdM/s1600/IMG_6016.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj08ysd0P8ZVDtyi8gVjZc0DP2l1MdfR1g_E0XLNnB6lCJdd_H3tnOHa16TOSK7UwZ2ON0jyCwx_1hiStquI21vquoC0VpdwGEcUttJDbzA11rb8NsAfKWY1RVrScbkf-DYtM7MiFWhbdM/s320/IMG_6016.jpg" width="240" /></a></div>
<br />
<h4 style="clear: both; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large; font-weight: normal;">
“Rugby”.<br />Ecco la risposta che ho ottenuto alla tipica domanda di inizio anno scolastico: “Quindi quale attività extra scolastica ti piacerebbe fare quest’anno?”.<br /><br />Niente di male nel rugby in sé. È solo che la mia figlia maggiore, dodici anni, è una di quelle creature minute come elfi, con piedini alla giapponese (misura 34!) e tratti belli e delicati (questi ultimi mi piacerebbe che restassero tali). È alta più o meno come la sua sorellina, che ha tre anni in meno. La mia Grande è piccola.</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large; font-weight: normal;"><br />L’altra figlia, sentendo la conversazione, si unisce con un “e io voglio fare disegno”. Quest’idea potrebbe sembrare decisamente più sensata del rugby. Ma bisogna tenere in considerazione che quando si prova a chiedere alla mia Piccola di fare qualcosa in ambito creativo, artistico o di immaginazione, lei resta pietrificata – come un cervo colpito, nel buio, dagli abbaglianti di un’automobile.<br />“Disegna un albero!” viene accolto con orrore e leggero tremore. È un tipo emotivo – chiedile “Come stai?” e così, su due piedi, ti presenterà una dettagliata tesi sui suoi sentimenti. Solo non chiederle di disegnare o inventare qualcosa.<br /><br />Ok, a ciascuno il suo Dharma – Non vorrei mai rovinare una promettente carriera nei giochi di squadra o che altro. D’altra parte…<br /><br />Il motivo per cui la mia Grande voleva il rugby è perché è “diverso” (e quindi cool) e la ragione per cui la Piccola ha scelto il disegno è perché lo fa sua sorella (e quindi è anche questo cool), ignorando che la sua richiesta di passare il tempo libero dipingendo è motivata dal desiderio di vivere il Dharma di un’altra persona: sua sorella. Un’ottima ricetta per il disastro.<br /><br />Nessuna delle due riconosce (e rispetta) la sua natura (detto con parole buddiste sarebbe: <i>MOHA</i> – che significa illusione o “ignoranza” non intesa come stupidità ma come una sorta di ottusità, di cecità che ci impedisce di seguire la nostra strada).<br /><br />Tutto questo mi ha ricordato la mia devastante dose di <i>Moha</i> – quando, dopo la scuola superiore, ho deciso di studiare Business e Finanza. Perché? Per uscire dalla povertà improvvisa che tempo prima aveva colpito mia madre. Volevo andare lontano e volevo diventare ricca. Mi stavo auto ingannando. Non stavo affrontando la realtà e tanto meno la mia stessa natura.<br /><br />Stephen Cope, in un’affascinante intervista su The Yoga Hour, dà dei suggerimenti molto interessanti su come trovare, e seguire, il proprio Dharma. Come “yogi” questo è il nostro compito principale nella vita (non gli si dà tanta importanza di questi tempi – trovare e vivere la propria vocazione è ritenuto inusuale e non necessario, un po’ eccentrico e auto indulgente: una strada certa verso l’indigenza), ma se vogliamo vivere la vita al massimo del suo potenziale, se vogliamo che la nostra vita sia profondamente soddisfacente e felice, dobbiamo iniziare a scavare in profondità alla ricerca di questo tesoro. Come yogi, seguire il Dharma dovrebbe essere piuttosto in alto nella nostra lista di priorità.<br /><br />Stephen Cope dice tre cose che mi hanno aperto gli occhi sul Dharma:<br /><br />1.Spesso abbiamo un’idea esagerata di che cosa sia il nostro Dharma (il che lo fa sembrare totalmente irraggiungibile) – dice: “non dobbiamo lasciare il nostro lavoro di assicuratori per andare a dipingere a Parigi”. Probabilmente la nostra strada è molto meno scintillante. <br />Ancora meglio:<br /><br />2.È molto probabile che il nostro Dharma sia già da qualche parte nelle nostre vite, è VICINO. Si tratta solo di identificarlo e dirigere lì le nostre energie per permettergli di crescere.<br /><br />3.L’universo ha modi misteriosi di orientarci verso il nostro Dharma – alcune porte iniziano ad aprirsi quando ci rivolgiamo nella giusta direzione, mentre potremmo trovare delle porte chiuse quando… stiamo per iniziare un corso di rugby.<br /><br /><i>Compiti yogici:</i><br />Se siete come me, probabilmente non siete così bravi nel giudicare i vostri doni o talenti; chiedete a qualcuno con cui avete una particolare sintonia emotiva di fare il lavoro per voi: moglie/ marito/ miglior amico/ vicino/ padre/ insegnante ecc. Qualcuno che stimate e che vi conosce bene. Quali sono i vostri doni e talenti secondo lui? E ora meravigliatevi e riflettete.<br />Nel farlo state compiendo il primo importante passo verso (il trovare) il vostro Dharma.<br /><br /></span><br />
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large; font-weight: normal;"><br /></span>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrtF59-bq_3RT36HuVQnGXFRtGRC2sDebr6xlVoZFujd_7mVbnUlGB9-iqdNeOEQydr0ysk0PCv-Tfg5TVm5QfUDjwgCfg5kAALvgV9tOuoku5rRuzN0xZmJdi9hrLsb6H0VOLnpMotL0/s1600/ChiaraFrassi-mini.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrtF59-bq_3RT36HuVQnGXFRtGRC2sDebr6xlVoZFujd_7mVbnUlGB9-iqdNeOEQydr0ysk0PCv-Tfg5TVm5QfUDjwgCfg5kAALvgV9tOuoku5rRuzN0xZmJdi9hrLsb6H0VOLnpMotL0/s1600/ChiaraFrassi-mini.jpg" /></a><i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="font-weight: normal;">Grazie alla mia traduttrice Chiara Frassi: appassionata di storie e scrittura, scopre lo yoga con Tess Privett nel 2010 e inizia il percorso come insegnante con Maurizio Morelli nel 2014. Insegna anche a Lotus Pocus e offre lezioni private.</span></span></i><i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="font-weight: normal;">Crede che lo yoga sia una magia naturale, che migliora la vita delle persone con semplicità: nelle sue lezioni cerca di trasmettere questa magia raccontandola con la pratica, il respiro e la condivisione di esperienze.</span></span></i><span style="font-weight: normal;"><i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Per lezioni: cfrassi@gmail.co</span></i>m</span></h4>
<div style="background: #ffffff; line-height: 115%; margin-bottom: 0in;">
<br /></div>
Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-25573806266412427592015-11-10T15:52:00.002+01:002015-11-10T15:52:34.892+01:00The Essential vs. the Important: ideas for the procrastinator <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuinqmDY8FOL4fK8Frc6UxRKOeWeoPs-MzDuR5dOvBXqYXM9rVgHMGvFTXEf2WzEMkm7i_wL1wRtGr41-ezunZKtxc6t3nRcqCNAN0CRWp3v63qB82EMI5O2aqZjPMb8Pa4Zx5OzJwj_A/s1600/Tess+Yoga+046.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuinqmDY8FOL4fK8Frc6UxRKOeWeoPs-MzDuR5dOvBXqYXM9rVgHMGvFTXEf2WzEMkm7i_wL1wRtGr41-ezunZKtxc6t3nRcqCNAN0CRWp3v63qB82EMI5O2aqZjPMb8Pa4Zx5OzJwj_A/s320/Tess+Yoga+046.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Here's a scene (luckily not a typical one) from one of my evenings at home with the family last week.</span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">It's late. </span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">I walk in. </span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Mess everywhere.</span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">kids on devices.</span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Hubby on sofa. </span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Remains of breakfast on the table.</span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Unfinished homework on the table.</span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Dinner decidedly NOT on the table. </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">I flip. Ok I don't go ballistic because I just don't…rarely anyway. But I did feel angry and I did let it be known. Snide comments did in fact ensue, followed by feelings of guilt afterwards (mine - I hasten to add). </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">In hind sight what I realized is that I wasn't actually (only) angry at hubby's total lack of concern for dinner uncooked, nor the post-bomb explosion aesthetic of the living room/kitchen, but I was mostly angry at myself. I had spent the entire day running around in headless-chicken-mode doing a 1000 important tasks and….I hadn't done anything essential. I felt frustrated and this caused a certain snapping of straws.</span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">An ESSENTIAL task for me means one which has long term impact either specifically or on life in general:</span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Physical (ex. running) </span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">mental (ex. meditation) </span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">or in life in general (ex. getting my book written and on the road to being published, yoga).</span></div>
<div class="p2">
<br /></div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">"Essential" means something that promotes my well-being. Answering work emails, getting lunch on the table for one daughter, a halloween costume for the other, although important are NOT essential.</span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">I feel crabby when I leave out the essentials. And worse, I don't feel wildly satisfied when I get the important things done either - at best I feel relieved. And usually exhausted. </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">When I leave out the essentials I don't get violent, I don't get a nervous tic, I don't go for the drinks cabinet but I do get unbearable and impatient. Towards myself first and foremost. This, as an aspiring yogi, is annoying: I don't mind having difficult emotions, I do mind a lot when they dictate my behavior. </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">According to <i>Shoma Morita </i>a Japanese psychiatrist (a contemporary of Freud) , nervous anxiety disorders (and here I would add "anger") cannot be successfully "dominated". He started a mental health movement called "<i>Morita therapy</i>" which is based on the curative, medicinal power of action. Focusing on what needs to be done, and doing so to the best of our ability he found, was far more effective in alleviating mental and physical symptoms of inward stress.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i>Patricia Ryan</i> of "Improv. wisdom" in her wonderful book on maxims for improvisation actors (and I believe that as yogis we are improv actors of a sort, not on the stage but in life itself) suggests that before the show begins behind the scenes "there are no huddles in the back room. Motivation is not required. Good intentions, beliefs, resolutions, even promises don't matter. Action does."</span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">And the same goes for us yogis. Forget the ethical pros and cons, the whys and the why nots, remember the essential - and get on with it. </span></div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">How do we get things done when the procrastinator in us raises its ugly head? ? Well, here's a few things I try to put into practice:</span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"> - I filter my "to-do-list " for my essentials </span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"> - I figure out of those which is most important for me and my well-being. </span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">- I do at least one of the filtered items FIRST THING. For me that means getting up at 06.30. </span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">- Routine is also a great help. I set out the objects I need for my task the day before, if possible for example: lay out my running clothes, get out my meditation cushion, find my writing "bibles" my Pilot Shaker pencil and note books so everything is ready for action. It works (usually). </span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">- I sometimes write a vague list/mind-map of the things I hope to get done the day before - this is always a great help, but I confess I often forget to do it. </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<br />
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">There is a mudra which focuses too on the ability to take action, the "Just do it" of the Mudra world: <i>Vajra Mudra</i>. Great if you are feeling sloth-like, if you lack concentration and motivation. Gertrud Hirischi suggests doing it for 5 minutes three times a day. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgj2mRa8Q0E3vT-PFTgll76iAk8ge3LgMOEX_HvK-N1l1rZP9yVY8GpXvlXXog0UqrA9Hy8_gZkrXvRA5kJqRGWvEI8bjaMpSC0kufEIIrgFwNoRNpq6DmEuc8Mq_1Z3OTWi86vWgey_PU/s1600/IMG_1779.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgj2mRa8Q0E3vT-PFTgll76iAk8ge3LgMOEX_HvK-N1l1rZP9yVY8GpXvlXXog0UqrA9Hy8_gZkrXvRA5kJqRGWvEI8bjaMpSC0kufEIIrgFwNoRNpq6DmEuc8Mq_1Z3OTWi86vWgey_PU/s320/IMG_1779.jpg" width="240" /></a></div>
<div class="p1" style="text-align: center;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Press thumb against the side of the index finger</span></div>
<div class="p1" style="text-align: center;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">My hubby has another method. The "One-Two-Three, Big Breath - Go!" Method. Hope to see it deployed a little more often in the kitchen department :-) </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<br />
<div class="p1">
<br /></div>
Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-37242347289293363772015-10-27T15:44:00.001+01:002015-10-27T15:46:00.668+01:00VAYU MUDRA<div class="p1">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsOLEpJJB2EAZTo7yx_tcB8cLnuMjUbiER_l4eJ8OQVNNaT8d9f22ZeWP8Xnr0bzDTr31aBh9o1w4zxZzwVUqHDugU5pjxQPijfG_ft9GcsKJMxzsig4bO-wfh9X5BJEPjws6RGFtUrmo/s1600/D7S6UiRJdOPW68Q6nfzu1n7igOHBOP4vFBMxg4ia0og.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsOLEpJJB2EAZTo7yx_tcB8cLnuMjUbiER_l4eJ8OQVNNaT8d9f22ZeWP8Xnr0bzDTr31aBh9o1w4zxZzwVUqHDugU5pjxQPijfG_ft9GcsKJMxzsig4bO-wfh9X5BJEPjws6RGFtUrmo/s320/D7S6UiRJdOPW68Q6nfzu1n7igOHBOP4vFBMxg4ia0og.jpg" width="240" /></span></a><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">The <i>mudra </i>(not sure what that is? take a look at the previous post!) we were looking at last week is called <i>VAYU MUDRA</i>. It's great to aid the digestion process. It's used in yoga therapy when we are feeling heavy and bloated. That "post wedding lunch" effect. When we have problems with our digestion we (or I at least) become sluggish, find it hard to concentrate, become (more) impatient - we only have a certain amount of energy within the body to spend - if a great part of this energy is directed towards our digestive process there is less to direct towards other more pleasurable or important pass-times, our emotional/social/sexual/spiritual (yes, that too) lives for example. When our digestion is easy, we become mentally lucid - a priority for a yogi. </span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p3">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjU2YW00nEEa6f_xfb-LFE3DRIq21W5rDZpzyD4StJzz1KYdCdCSH-Qf9VUu9XwKD0IXEZUt_yU5a-buvm_FouXyk7U0nH2fGuxCowhSQkMTvAvABnDXWeJ5SA2EAu_3VTmn_cfZ1EqR4A/s1600/IMG_1208.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjU2YW00nEEa6f_xfb-LFE3DRIq21W5rDZpzyD4StJzz1KYdCdCSH-Qf9VUu9XwKD0IXEZUt_yU5a-buvm_FouXyk7U0nH2fGuxCowhSQkMTvAvABnDXWeJ5SA2EAu_3VTmn_cfZ1EqR4A/s1600/IMG_1208.jpg" /></span></a></div>
<div class="p4" style="text-align: center;">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>Vayu Mudra</i> - <i>push the index finger down with the thumb so the circular gap between finger and thumb is smaller.</i></span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">And here is where <i>Agni</i> comes in. Our digestive fire according to yogis. And as a fire, it doesn't do too well when we:</span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"> - drown it in icy liquid. So perhaps the cold glass of water, Coke or beer with our meal is not doing us all that good.</span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"> - throw on large amounts of oversized "logs". Consider reasonable (!) portions and chewing food well so we don't suffocate that fire.</span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">- when we don't eat. Don't put enough logs on the fire? Enough said. </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">- nor eat at the right time. Our body follows a 24 hour cycle - this includes our organs and physical bio-chemical processes. </span></div>
<br />
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">According to the <i>ayurveda</i> tradition in order to make the most of this cycle we should be eating:</span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">BREAKFAST - between 07.00 .- 09.00 ( a light breakfast is suggested)</span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">LUNCH - between 12.00 - 14.00 (the "heaviest" most important meal of the day)</span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">DINNER - between 17.00 and 19.00 (light meal)</span></div>
<div class="p5">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">In order to reap the benefits of (most) <i>mudra</i>, as I said in the previous post, it's necessary to hold it for very minimum of 30 seconds (5 minutes would be great for most <i>mudras</i>) in the morning, afternoon and evening, to keep that effect like an echo, strong and constant from one <i>mudra</i> to another during the entire day. </span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<br />
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Give it a go if you fancy it, tweak your eating habits and try <i>vayu mudra</i> throughout the day when you've gone over the top and see if your mood lightens as well as your stomach. </span></div>
Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-3835994019777244572015-10-14T18:09:00.000+02:002015-10-15T11:23:18.123+02:00MUDRAS WON'T SAVE YOU (and neither will veg)<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiq1o2lq0OLUwKMFudAsSK1fV7hniCegnWUa1rmsSDl6DtFwWpdWk1S-emwAE2q1a8sd3ypiLc6NndZ7dkRySaiih8Ve1KhkS7dAwNT1vssuF_brBuwVhoyInhQho8VwGKunPtcxns3pXQ/s1600/IMG-20140509-WA0000.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiq1o2lq0OLUwKMFudAsSK1fV7hniCegnWUa1rmsSDl6DtFwWpdWk1S-emwAE2q1a8sd3ypiLc6NndZ7dkRySaiih8Ve1KhkS7dAwNT1vssuF_brBuwVhoyInhQho8VwGKunPtcxns3pXQ/s320/IMG-20140509-WA0000.jpg" width="240" /></a></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">As a writer (as in: "I'm working on a novel") I have a passion for short stories. I have just had the fortune to read Grace Paley's "<i>My Father Addresses me on the Facts of old Age</i>" (actually I heard it on the <i>New Yorker Fiction</i> podcast - wonderful for insomniacs).</span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">It's a wonderful story of an aging father passing on advice to his daughter whilst he still can. He's a retired doctor and he's egocentric. He's full of himself and he's lovable despite this. </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">He recounts how one morning his wife came up to show him a spot over her left breast. He knows what it is. It's cancer. </span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">"<i>…but I know in a minute, in one minute everything is finished - finished, happiness, pleasure…finished.</i>" </span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">The advice to his daughter that follows is thus:</span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">"<i>..you should take care of yourself, I don't mean eat vegetables, I mean go to the doctor on time, now days a woman as sick as your mamma could have lived many years…</i>"</span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">And it struck me, hearing this. How often we fret and give excess importance to eating our greens, doing yoga, eating organic, drinking water, herbal tea, breathing properly, meditation, getting fresh air, sleep, fruit, friends. We become convinced that a "banana a day" (alla Grace Paley) or vegetarianism or Asprin will save us from no manner of physical tragedies. It won't. All this may help. May even be a big help. But if you really want to invest in your physical future? For God's sake go and see your doctor. Go and get check-ups. Prevention is better than cure, doctors better than mudras.</span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">In the meantime: Mudras</span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">"MU"- means "light" and "DRA" means "drawing out". The indication being that by practicing mudras (which are gestures - like small yogic asana for the hands) we draw out our light, our joy and remain within it. The hippy in me wants to say "basking in it". </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">In yoga therapy mudras are used for all matter of ills. Do they work? I don't know, but I'm optimistic. And I'm trying them. They are free, they are easy and this helps. They have to do with touch and contact and that has to be a good thing right? Think of a hug or making love (sorry - it's the hippy in me again) - two "full body" mudras full of potency and even yes, medicinal properties. Think of falling on your face and grazing your knee. What do we do? We rub the sore spot. It's automatic, is it not? Touch. It seems to give us respite from the pain, it seems to make things better. </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">When you hold a mudra (bringing certain fingers together) it forms (according to Indu Arora, author of the book "Mudra: The sacred secret" - which I can't get a copy of as I don't live in America - lament over and done with) an electrical circuit. This you can actually feel - it's like a little pulse in the place where your finger tips join - try it. It takes 30 seconds to kick start and causes a ripple effect in the body. This lasts from 4 to 6 hours so most mudras are best done three times a day in order to keep that ripple strong and constant </span><span style="color: #999999; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">(so morning, afternoon and evening)</span><span style="color: #999999; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"> </span><span style="color: #999999; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">. As Arora goes on to say,</span><span style="color: #999999; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"> y</span><span style="color: #999999; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">oga causes a ripple too and the effect</span><span style="color: #999999; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"> </span><span style="color: #999999; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">lasts all day - hence with yoga a once-a-day practice is advised and is enough.</span><span style="color: #999999; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"> </span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">The mudra I will be writing about in my next post is called </span><i style="color: #999999; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">VAYU MUDRA</i><span style="color: #999999; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">.</span><span style="color: #999999; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"> It aids in the digestion process - often feel bloated, heavy and sluggish? I invite you to read next week's post.</span></div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">In the mean time...yogic homework for the lasses this week:</span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">How about booking that smear test and/or mammogram? </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<br />
<div class="p1">
<br /></div>
Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-3675634104869301972015-10-01T19:07:00.000+02:002015-10-01T19:14:17.158+02:00DAUGHTERS AND DHARMA <div class="p1">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVpFCVAW6Ujvkkumq_CvVqwTYjPXao2ntBzvTtlvE5eBOrkBTCPvtIXFFhFQ2iZg6wEiK6AqVOckTnx2sTLYhGdv_Lr0cYeLKAJbNWO4Oyp-VmrGdwxb1XuHIcn5nbqlvGSi3oAtGTTvU/s1600/IMG_9848.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVpFCVAW6Ujvkkumq_CvVqwTYjPXao2ntBzvTtlvE5eBOrkBTCPvtIXFFhFQ2iZg6wEiK6AqVOckTnx2sTLYhGdv_Lr0cYeLKAJbNWO4Oyp-VmrGdwxb1XuHIcn5nbqlvGSi3oAtGTTvU/s320/IMG_9848.JPG" width="320" /></a><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
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<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;">"Rugby". This was the response I got to the beginning of term question: "so what extra curricular activity would you like to do this year?"</span></span></div>
<br />
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Nothing inherently wrong with rugby. It's just that My Eldest daughter happens to be 12, she's one of those elf like creatures, Japanese feet, (size 34) and fine beautiful features (the later of which I'd like to stay that way). She's about the same height as My Youngest daughter who is three years her junior. My Eldest is tiny.</span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">My other daughter hearing the conversation joins in "and I want to do drawing classes". This may seem far more reasonable than rugby. But one has to consider that if you approach My Youngest with a request which borders on the creative, imaginative or artistic, she freezes - like a deer in the dark halted by the headlights of a car.</span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">"Draw a tree!" is greeted with horror and slight trembling. She is an emotive type - ask "how are you?" and she'll present you with a thesis on her feelings of the day off the top of her hat. Just don't ask her to draw or invent anything.</span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ok, each to their own Dharma - I wouldn't want to bludgeon a blossoming carrier in ball games or anything. However....</span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">The reason My Eldest went for Rugby is because it's "different" (therefore cool) and the reason why My Youngest chose drawing is because her sister does it (and therefore it's cool too), the latter failing to realize that her request to spend free-time painting is fueled by wishing to live another person's Dharma: her sister's. A recipe for disaster. </span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Neither of them were recognizing (nor respecting) their true nature (in buddhist terms this would be: <i>MOHA</i> - which means delusion - or "ignorance" not as in stupidity but a kind of blindness or blind-spot keeping us from following our path). </span></div>
<div class="p3">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p4">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">All this made me remember my own devastating dose of <i>Moha </i>- when, after my secondary school education, I decided to study Business and Finance. Why? to get out of the poverty hole my mother had fallen into. I wanted to get away and I wanted to make money. I was deluded. I was not facing reality nor the nature of my self. </span></div>
<div class="p3">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p4">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Stephen Cope in the very cool interview he gave on The Yoga Hour, gives some great suggestions on how to find our Dharma and how to follow it. As "yogis" this is our main task in life (it's not given much importance these days - finding and living ones vocation is thought of as being unusual and unnecessary, a little eccentric and indulgent and plainly a path towards poverty) but in order to live our life to its full potential, in order for our lives to be deeply satisfying and happy we need to start digging inward for that gold. As "yogis", following our Dharma should be pretty high up on our list of priorities. </span></div>
<div class="p4">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p4">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">There are three things that Stephen Cope says about Dharma which were eye-openers for me: </span></div>
<div class="p3">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p4">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">1. Often we have an inflated and therefore unreasonable idea of what our Dharma is (which makes it seem totally out of reach) - he says: "we don't have to give up our job selling insurance to go off and paint in Paris." Our path is probably far less "blingy".</span></div>
<div class="p4">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p3">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">and even better he states:</span></div>
<div class="p4">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">2. Our Dharma is very probably already in our lives somewhere, it's CLOSE. It's just a case of identifying it and directing our energy there to enable it to grow. </span></div>
<div class="p3">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p4">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">3. The universe has an uncanny way of directing us towards our Dharma - certain doors will start to open when we are heading in the right direction, whereas we may find that other doors shut when we're about to take up rugby. </span></div>
<div class="p3">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p4">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Yogic homework:</span></div>
<br />
<div class="p4">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">If you are like me you are probably not very good at judging your own talents and gifts, ask someone who is preferably emotionally in sync to do that job for us: husband/wife/best friend/neighbor/father/teacher etc. Someone we esteem and who knows us well. What does he/she think our gifts and talents are? Then marvel and reflect. </span></div>
<div class="p4">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">In doing so you've taken an important step towards (identifying) your Dharma. </span></div>
Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-33164068207876617572015-09-23T19:05:00.002+02:002015-09-24T15:34:04.565+02:00Cartoons, Cuba and coming back to Samvega<div class="p1">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkBeutpnOz9RwwSOAgk3tvGeYCRa7wrbPCUpb8u8DK_LUcqI2ZtE9DnkI8KF5p_RrVcvTLsbWatRHOgovWG-7gjnkWWkIYuZjCdycBEEJuvH-S8_hdaFd4F60CnQWy27fj5B9_6P2M6LA/s1600/16997_870883569633958_3830898124855275416_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkBeutpnOz9RwwSOAgk3tvGeYCRa7wrbPCUpb8u8DK_LUcqI2ZtE9DnkI8KF5p_RrVcvTLsbWatRHOgovWG-7gjnkWWkIYuZjCdycBEEJuvH-S8_hdaFd4F60CnQWy27fj5B9_6P2M6LA/s320/16997_870883569633958_3830898124855275416_n.jpg" width="320" /></span></a></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">This year we went to Cuba. It was a very long distance flight to Havana which I was not looking forward to as: </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"> a) I do not like being out of my element - being up in the air for 12 long hours just doesn't do it for me (read: " freaks me out" ) </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"> b) because I had to "suffer" this flight with my two kids in tow, the youngest of whom is nine and who hadn't slept the two nights previously due to pure excitement, had eaten far too much at breakfast due to excitement and who was now talking non stop due to excitement. </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">"12 hours" I explained "is a long long time ." (hoping that reality would sober her up - it didn't). I knew the adrenalin would eventually subside around the half way mark and then I would have to deal with an even bigger beast: boredom. </span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">So in an attempt to prepare myself psychologically for this, I stuffed my bag with ipods, ipads and sweets galore. I felt prepared and almost ready. I know, I know, I'm a Yogi Mum - I could say I filled my bag with books like "101 things to do with Kids and Dried Legumes", Suduko, Poems for Poppets or a sewing kit for creative kids, soya lollipops, colored pencils and paper…but that would be a blatant lie. I went for electronic devices -they work. I was prepared to break all the rules to get through this flight, and sometimes you know, the ipad saves nerves if not lives. </span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">We get on the plane, My Youngest sees a little screen on the headrest of the chair in front, and perhaps even before the plane takes off , she starts to serial-watch cartoons. After about 6 hours she turns to me and with her little eyes red, glowing and peering out of two fine fissures in her face she utters the words I have been dreading:</span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">"Mum, how much longer have we got on this plane?" </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">here I smile with a glazed look on my face whilst I my mind toys with:</span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i>"should I tell her the truth? I could aways say "1 hour" and hope she falls asleep for the remaining 5, and that she doesn't notice…will she sleep though? that is the question……"</i></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">"Mum are you listening to me?" </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Once again honesty was opted for. </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">"Sweetheart another 6 hours I'm afraid" I try to hold her hand.</span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">She jabs her little arms up into the air then her elbows are thrust downward hard by her sides and she shouts</span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">"YES!!!! another 6 hours of cartoons!!!"</span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">It wasn't that I was pleased as such but well…relieved I admit. </span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">My daughter is addicted to cartoons, they do not bring out the best in her - after watching a few she's groggy, grumpy and has the patience of a rottweiler on a vegan diet. Nonetheless she likes them (cartoons not vegan dogs…although…..)</span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">The funny thing is that after almost three months of being Cartoon-free and subjected to Nature, and away from Milan, she came home and actually started playing. Yes, even with Kapla - those little wooden brick things that kids of yogi mums are supposed to play with. </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">I was amazed and she seemed happy.</span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">It got me thinking about Samvega - a yogic term for a kind of nagging often post-holiday (I think "post-holiday" because time away gives us the distance required to see things in a different perspective) depression which one tends to suffer on getting ones nose back to the grind stone and hitting the ground running. </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">But it's more than a depression. It's deep, reflective and insistent. And a great motivator as it projects us out of our daily stupor, which we are often blind to. On coming back after a long break, Samvega may strike and we realize that our previous sources of satisfaction (which for the likes of My Youngest, are cartoons) no longer quite hit the spot. We feel an urgent need to plug into our talents and gifts rather than waste time on doing stuff that leaves us empty. Tinder become tedious. </span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Other indications that we are smack bang in the middle of a Samvega cycle apart from the desire to find and use our gifts (and dharma) is when we also feel a need to pull ourselves towards our inner world, we need moments of reflection rather than avoidance, we need quiet rather than entertainment.</span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Yogic homework: take the time to reflect where and we spend most of our time to consider if we still get the same satisfaction from those activities/hobbies/people/things - do they replentish? do they provide "nutriment" for the soul? and if they don't, where should we be looking? what could we be doing instead?</span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Samvega is like an alarm bell shouting: time to wake up, time to filter! Ignore it not at your peril as such but at the risk of not finding your way out of the quagmire, and if you are really unlucky, back to Spongebob. </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">"Look to where you spend your free time, there you shall find your God" (I don't know where I heard this, but the wise words are not mine) </span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<br /></div>
Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-87392306692833704842014-04-22T17:03:00.000+02:002014-04-22T17:07:03.352+02:00PART FOUR - le 8 Membra di Patanjali<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQgt3_e3K-u3qAPwYxEmU2NR1G3x0Nrj5e4nb4kzIpAYWMBskvQsE2b3Ak679TOB4OlAiOep94kYbW2Vf9NYIjDY4fzkXDwh7iPg_nH7AjtqJ4n7IsvtI9b0NOqaKKEm_YwQi2sOz-7FI/s1600/IMG-20140407-WA0003.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQgt3_e3K-u3qAPwYxEmU2NR1G3x0Nrj5e4nb4kzIpAYWMBskvQsE2b3Ak679TOB4OlAiOep94kYbW2Vf9NYIjDY4fzkXDwh7iPg_nH7AjtqJ4n7IsvtI9b0NOqaKKEm_YwQi2sOz-7FI/s1600/IMG-20140407-WA0003.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Credo che uno dei momenti più brutti della mia vita è stato quando ho quasi ucciso mia sorella minore. Mi ricordo bene perché era inverno, faceva freddo ed eravamo davanti al camino, io in piedi. Durante i mesi freddi vivevamo in quei 4 metri quadrati davanti a quell'unica fonte di calore. Ci sono dodici anni di differenza tra me e lei e quando era piccola, le piaceva starmi appiccicata. </span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br />Anche io mi divertivo. Quel giorno eravamo davanti allo specchio sopra il camino, io cantavo e saltavo su e giù. Lei era seduta a cavallo sulle mie spalle. Aveva allora circa un anno e mezzo, rideva tanto. Io tenevo i suoi piccoli polsi nelle mie mani, come le due estremità di una sciarpa. Improvvisamente c'è stato un imprevisto. Una mossa sbagliata tra un mio salto e il suo corpicino che di colpo si butta indietro e io perdo la presa delle sue manine. Il pavimento non aveva la moquette (strano per una casa inglese, ma eravamo un po' alla canna del gas!). Era di cemento. Ho sentito il contatto della sua testa con il pavimento. Un rumore che ancora oggi ho impresso nella mente e mi perseguita. </span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br />La cosa incredibile è che quando mi sono girata e ho visto mia sorella stesa in terra che sembrava morta con gli occhi girati indietro, non sono svenuta. Non ho urlato come una matta. Sono entrata subito in azione. L'ho presa in braccio, ho provato a tenerla sveglia e ho chiamato un'ambulanza. Ero estremamente calma persino durante l'attesa del loro arrivo. Mi sentivo come se stessi guardando la scena di un film. Ho fatto semplicemente quello che dovevo fare. Punto. Niente lacrime, urla né panico. Quello è arrivato (purtroppo) quando lei era sistemata nell'ambulanza e mi sono ritrovata da sola. Ma nel momento della quasi-tragedia ero incredibilmente calma e operativa. Ho sentito altri che dicono che in un momento di grave pericolo, può succedere. Lo interpreto come un esempio del "testimone" che entra in scena. Improvvisamente il passato, il futuro e tutte le usuali menate sono spazzate via dall'emergenza del momento, lasciandomi libera di fare quello che dovevo con il mio "osservatore".</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">L'osservatore/il testimone è sempre calmo. Sempre. Per fortuna non dobbiamo uccidere un parente per farlo uscire dalla sua tana (mia sorella tra l'altro sta benissimo - adesso lavora in giro per il mondo ed è l'unica della famiglia accademicamente brillante e con una carriera di successo strepitoso, secondo me proprio grazie a quella botta).</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Però quel giorno, con l'arrivo posticipato delle lacrime è arrivato anche il peggio: il senso di colpa. L'autocritica e la flagellazione. Il danno che ho fatto a mia sorella si è allargato a macchia d'olio inquinando me stessa con l'aggiunta del mio dolore emotivo (sei una stupida! Una deficiente, come hai potuto essere così distratta?!) al dolore fisico di lei.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Adesso oltre essere sorella sono anche mamma e imparo dalle mie figlie. La Mia Più Piccola quando sente un'ondata di emozione forte arrabbiata, triste, annoiata ce lo comunica. Nei modi di una bambina di sette anni. Spesso urlando, piangendo e a volte anche rotolandosi spudoratamente in terra. Poi si alza e sposta la sua attenzione al prossimo pensiero che le salta in mente, ad esempio iniziando discorsi del tipo: "perché una donna deve andare in ospedale per far uscire un bambino, ma non deve andare in ospedale per farlo entrare?" Di colpo per La Mia Più Piccola la tragedia è finita e la curiosità prende il sopravvento. Non si autoflagella per il suo comportamento poco elegante e ineducato.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">E qui torniamo al discorso di Patanajli e alla sua tecnica per suscitare (neurologicamente) tracce/comportamenti alternativi. </span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br />Da fare: chiamare in gioco "il testimone" (vedi Part two). Ma c'è anche il "non fare" che è altrettanto importante: il non giudicarci. È proprio la parte che giudica - dice Stephen Cope - che ci tiene intrappolati nel nostro solito sentiero buio e senza fine. Che ci fa prendere il solito percorso poco sano. L'autocritica ci tiene schiavi del nostro comportamento. È contro-producente. Potremmo chiederci nei momenti clou: "posso criticarmi un po' meno del solito dopo questa cavolata che ho appena fatto? Posso cessare l'autocritica un po' prima?".</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Più che smettere di fumare, di stra-mangiare i dolci, di fare sesso in modo poco etico (ad esempio mentendo al nostro partner), di dire bugie ecc. smettere di darci le colpe è ancora più importante. Cominciamo qui e poi tutto il resto seguirà.<br />Secondo Patanjali, of course.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Questo articolo è stato pubblicato da Valentina Montisci a www.people.globalist.it </span><br />
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Grazie a lei e ad Alice Turchini per la foto</span></div>
Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-37185326243780365452014-04-08T16:32:00.000+02:002014-04-08T16:32:18.713+02:00<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="line-height: 18px; text-align: left;"><span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">PART THREE di Le otto membra di Patanjali </span></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="line-height: 18px; text-align: left;"><span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">(pubblicato anche su People.globalist.it) </span></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="line-height: 18px; text-align: left;"><span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimCuk26RaSggytoFIHcBgXUBtxKcq6fiDAIsQoohcsdJrljNGJLoCyfwo-HKUTpqnhUFWUdnurNofR3_MCDHTYPidrQQxx0-5KQfrz1jE86mXoYOfIkTz3sMGa6UcFcm-HYvGMG5TDT7A/s1600/NEWS_133141.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimCuk26RaSggytoFIHcBgXUBtxKcq6fiDAIsQoohcsdJrljNGJLoCyfwo-HKUTpqnhUFWUdnurNofR3_MCDHTYPidrQQxx0-5KQfrz1jE86mXoYOfIkTz3sMGa6UcFcm-HYvGMG5TDT7A/s1600/NEWS_133141.jpg" height="200" width="320" /></a></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="line-height: 18px; text-align: left;"><span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="line-height: 18px; text-align: left;"><span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Si dice "astenersi", e qui già la gente comincia a girare gli occhi al cielo. Perciò prima che smettiate di leggere vorrei sottolinearvi che l'astensione qui non è nel significato "religioso" della parola (tantomeno in quello politico). Non c'è nessuna dottrina o giudizio morale da Patanjali. Non ci sta dicendo (ad esempio) "Non mentire! Se menti vai all'inferno, vergognati e pentiti!" Ci sta dicendo che se siamo un po' più onesti, probabilmente vivremo meglio. Nessun giudizio, solo un consiglio pratico.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">E questo è il punto: il (per esempio) mentire di meno, "di meno". Patanjali non dice "dì sempre la verità" o "fai sempre del bene agli altri"; non lo dice perché sa che sarebbe controproducente. Ha capito l'importanza dei piccoli passi, del valore delle ripetizioni nel tempo per "scrivere la nostra traccia alternativa nella neve <a href="http://people.globalist.it/Secure/Detail_News_Display?ID=69101&typeb=0" target="_blank">(Vedi articolo Part Two)</a>. Sa bene che la forza di volontà non può far sì che di colpo ci svegliamo trasformati in una persona che fa sempre del bene e non mente mai. Invece ci svela che c'è qualcosa di miracoloso nel "fare un pochino di meno". Adesso è diventato il mio mantra prima di fare le mie solite cavolate. Perciò lo dico molto ma molto spesso. Questo è l'ingrediente speciale, perché ci fornisce il nesso tra l'astenersi e il chiamare il testimone/l'osservatore. Le due sono per me intrinsecamente correlate.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Appena mi dico "posso avere un pochino di meno di questo caffè/bicchiere di vino/persona/check del email?" voilà! Ecco il testimone. Ma come abbiamo detto prima, il nostro testimone porta sempre con sé la tranquillità. All'inizio, e in base a quanto siamo "agitati", potrebbe arrivarci solo per qualche breve secondo ma poi man mano che pratichiamo, dura un po' di più, o torna più spesso. Come un ospite a casa nostra, facciamolo sentire ben voluto, accolto, prestiamogli attenzione e interesse.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Un esercizio per svegliare il testimone. Quando siamo sdariati sul nostro tappetino yoga (o in letto per quelli più stile Lebowski) seguiamo mentalmente il nostro respiro. Appena slittiamo con l'attenzione via dal respiro proviamo ad accorgercene. E ritorniamo di nuovo al nostro respiro. Fino alla volta successiva quando il "cucciolo scatenato" che è il nostro bagaglio mentale, prova di nuovo a saltare fuori di "qui". Noi semplicemente notiamo questa dinamica. Chi è a notarlo? Di certo non il cucciolo. È come se qualcuno stesso guardandoci da fuori. Chi? Il famoso testimone. Se riusciamo a chiamarlo sul tappetino, riusciremo, un po' alla volta, a farlo in situazioni più stressanti: a lavoro, alle poste, in auto, con i nostri genitori, con i nostri figli (quando avremo praticato un bel po'!).</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Diane Rizzoli nel suo bel libro "Svegliati a ciò che fai!" parla di una trapezista sulla sua altalena che prendendo il ritmo và sempre più in alto, più in alto, un po' alla volta più in alto. Poi lascia la presa. Rimane per un attimo come sospesa in aria. Galleggiando. C'è un momento di "stillness", di sospensione. Dianne chiama questa pausa il "punto morto". Un punto di enorme potenza. Lei dice che ci ritroviamo spesso in preda delle oscillazioni della vita, e tendiamo subito ad aggrapparci al nostro solito comportamento, la nostra "altalena" abituale che ci fa sentire sicuri. Sicuri, amati, fuori pericolo... Lei suggerisce che in quel "momento morto" abbiamo invece la possibillità di cambiare direzione, di pensarci e di tentare qualcosa di diverso. È questa sospensione che permette al testimone di entrare in scena. Lui/lei è il ponte tra un pensiero e l'azione che segue. Forse quella nuova. Utile!</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
</div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><a href="http://www.globalist.it/wwwglobalistch/Downloads/Reportage/Isola-publish-to-web/index.html" target="_blank"></a></span></div>
<br />
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 20px; margin-right: 5px; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Credo che se riusciamo a mettere in azione solo questa membra degli 8 di Patanjali (i Yama) cominciamo a vivere in pieno la nostra potenza.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 20px; margin-right: 5px; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 20px; margin-right: 5px; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
</div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ringrazio Antonio Cipriani per le foto e Valentina Montisci per tutto il resto!</span></div>
Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-19066344300915644812014-03-17T17:14:00.000+01:002014-03-17T17:14:18.273+01:00LE OTTO MEMBRA DI PATANJALI Part two<div id="News_PhotoLite" style="background-color: white; text-align: center;">
<div class="separator" style="clear: both; color: #434648; font-size: 14px; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiXAiwkOcycYcvlx3W24-05VIXHagiXPDgxjUCAy0yM4_OI1om534vMhUvUhMB1g1JxGRSpTJyhFSkbUNoK49WGA6M9xcA0TTy6vaEY4bO1ElEF0mKushuLTvmDhrCGJOPAceJgTYEXPI/s1600/2014-03-13+08.51.50.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiXAiwkOcycYcvlx3W24-05VIXHagiXPDgxjUCAy0yM4_OI1om534vMhUvUhMB1g1JxGRSpTJyhFSkbUNoK49WGA6M9xcA0TTy6vaEY4bO1ElEF0mKushuLTvmDhrCGJOPAceJgTYEXPI/s1600/2014-03-13+08.51.50.jpg" height="240" width="320" /></span></a></div>
<center>
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></center>
</div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">La mia Più Piccola mi guarda con occhi pieni di lacrime. Le ho appena detto che questa sera si mangia qualcosa che non è pasta in bianco. Magari, addirittura qualcosa di verde. Tragedia e lotta. Mi guarda e sussurra:<br /><i>"Ma è così difficile essere una bambina!" </i><br />E io ho pensato<br />sì, ed è così difficile essere un adulto.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ad esempio per i nostri comportamenti affettivi (e dipendenze) che a differenza dei bambini ci hanno messo anni per svilupparsi. Nel mio caso, alcuni più di 40. Allora mi sorprende sempre che molti, come me, pensino che basti il primo dell'anno, una nuova dieta, lo yoga, o seguire un sentiero tipo le 8 membra di patanjali Et-Voilà! le nostre dipendenze e abitudini cambieranno. Pretendiamo che la sola forza di volontà come per magia, possa vincere anni e anni di abitudini profondamente radicate. E falliamo.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Norman Doige nel suo bellissimo libro: "The brain that changes itself" paragona il cervello (con la sua plasticità) a una collina coperta di neve fresca. Se scendiamo con lo slittino possiamo creare nuove tracce nella neve morbida o tracciati già percorsi. Se scegliamo la stessa pista tre o quattro volte questa diventerà sempre più profonda e sarà sempre più automatico che verrà presa quando vogliamo scendere di nuovo e sempre più difficile prendere una traccia/direzione alternativa. Il "sentiero" che utilizziamo di solito (dal mangiare cioccolato quando ci sentiamo emotivamente delicati all'accendere una sigaretta o navigare su internet quando siamo annoiati, o bere per dimenticare un dolore) diventa così radicato che, come dice Doige, "è difficile se non quasi impossibile cambiare direzione senza delle tecniche speciali".</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">C'è una buona notizia: questo Patanjali ha già capito tutto, praticato, sperimentato e messo a disposizione una tecnica per aiutarci con le nostre difficoltà e col "ridirezionamento". Non è un "quick fix". Non sarà immediato, né veloce. Non è grazie alla forza di volontà, all'autocontrollo o grazie all'entusiasmo. La tecnica è semplice. Anche se non facile da instaurare.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Il potere delle nostre abitudini nasce da tante piccole ripetizioni fatte nel tempo. Per ridirezionarci ci vorrà lo stesso. Ogni volta che ci troviamo in cima alla nostra collina facciamo una semplice cosa. Ci guardiamo. Come se stessimo guardando/osservando il comportamento di qualcun altro. Chiamiamo all'appello, come dicono gli yogi, il "testimone" - l'osservatore.<br />Invece di chiederci: "Ma perché io?!" (aggiungendo così dolore al dolore) domandiamoci invece, in base a quello che funziona meglio per ciascuno, "Eccomi di nuovo qui" (già non facile!). Nel momento in cui riusciamo a fare questo già succede una specie di miracolo. Basta svegliare il testimone che una nuova "traccia" neurologica comincia a formarsi. È un momento fantastico. Di libertà, di potere, di serenità, e di spazio - dico spazio perché improvvisamente abbiamo spazio per guardarci intorno e trovare una direzione alternativa, che potrebbe essere il semplice non fare nulla. Come dice Stephen Cope ne <i>La saggezza dello yoga </i>"è un momento eroico. Da celebrare. Ed è alla portata di tutti". A volte riesco persino io - perciò c'è speranza proprio per tutti. Dopo questo primo passo se abbiamo la vigilanza e la presenza necessaria chiediamoci: "Come ho fatto arrivare fin qui? Ah sì, ecco: l'amante mi ha lasciato/il capo mi ha sgridato/ ho messo su un chilo e mezzo" ed eccomi con la mano sul frigo con l'intenzione di tirare fuori una confezione di gelato alla nocciola o una bottiglia di prosecco.<br />Ok, non basta neanche questo per avere successo nel costruire la nostre "strade" alternative. Ma è un buon inizio. Per capire cosa altro dice Patanjali al riguardo connect next time for the next article.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">Pubblicato prima qui:</span></div>
<div style="background-color: white; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;"><span style="line-height: 20px;">http://people.globalist.it/Detail_News_Display/2014/3/3/YOGA/Patanjali-e-le-brutte-abitudini</span></span></div>
<div style="background-color: white; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;"><span style="line-height: 20px;">Grazie ad Antonio Cipriani e Valentina Montisci!!</span></span></div>
Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-58791618846271566892014-03-01T19:00:00.000+01:002014-03-01T19:00:00.163+01:00Le Otto Membra di Patanjali PART ONE
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgitv4Cp7LrENJHMzHrF1N7w6bo1yPsKkQsvQX_e8yd7aCzdyqR40hQB5glgRg6FsbOMOrijUEm1lwEkOdq61NddcRKmxnzTi7WWIZKzKh4bEN0DLss9s4gf4l9TpnxU2krdDIbEmk57Nc/s1600/1800350_631624046893246_121724783_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgitv4Cp7LrENJHMzHrF1N7w6bo1yPsKkQsvQX_e8yd7aCzdyqR40hQB5glgRg6FsbOMOrijUEm1lwEkOdq61NddcRKmxnzTi7WWIZKzKh4bEN0DLss9s4gf4l9TpnxU2krdDIbEmk57Nc/s1600/1800350_631624046893246_121724783_n.jpg" height="209" width="320" /></a></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Alcuni cominciano il sentiero delle otto membra/componenti dello yoga di Patanjali e fanno subito un po' confusione. Scambiano la promessa "smetteremo di soffrire" con "passeremo una vita senza dolore". Di passarla liscia insomma... Mi piacerebbe dire Sì!!! E vai! Piacere e godimento al meglio, minimo serenità. Fatto. Ma non è proprio così. I bambini piangono, il gatto vomita, i nonni invecchiano e prendiamo ancora la multa per avere parcheggiato nella zona del mercato al sabato mattina, con o senza Patajali. Non si scampa. Alla fine seguendo gli "8 limbed path" - non cambia nulla. Se non la nostra percezione. Questa è la chiave. Quando cambia la nostra percezione, sentiamo il dolore senza subire la sofferenza, anzi senza aggiungere la sofferenza. Ma il dolore rimane. Come direbbe la mia amica romana: "ciccia".</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Una mia allieva mi ha detto: "Come mai tu trovi facili le posizioni e io, noi no?" La risposta è "Non è vero. Non le trovo facili". Solo, pratico il restare nell'asana con quello che è, senza aggiungere avversione ("dvesha" in sanskrito). E respiro. Con calma.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Di solito quando facciamo qualcosa di difficile non solo ci aggiungiamo avversione ma anche una forte dosa di critica, autocondannandoci più o meno in questo modo: "Ma sono proprio una schiappa! Ma è possibile che dopo tutto questo tempo sono ancora così?! Che deficiente". Più o meno... </span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br />Viviamo l'aggiungere avversione come un automatismo, come qualcosa che fa parte della nostra natura/carattere. Ma se non fosse così? In realtà è una scelta che ripetiamo infinite volte. Se è una scelta possiamo scegliere anche di NON aggiungere nulla (non ho detto che possiamo scegliere di essere felici - non è un fare un sforzo per aggiungendo sorisi a volontà per essere qualcosa che non siamo, piùtosto è un togliere. Eliminare. È molto diverso il concetto). Proviamo. É semplice ma non facile. Essendo una pratica - come suonare uno strumento o imparare una lingua, bisogna escercitarsi. Il mio suggerimento è di farlo prima sul tappetino con le asana, e poi vedere se possiamo praticare questa "yama" (esempio: di non fare violenza a noi stessi) fuori dalla sala yoghica. Magari proviamo nei momenti più "leggeri" - quando vediamo che la bimba non si è ancora allacciata le scarpe, quando non troviamo il nostro brand di caffè preferito al supermercato, quando ci hanno portato la pizza senza i peperoni quando glielo abbiamo chiesto specificatamente almeno tre volte no?! (questa pratica, quando perdiamo le chiavi della macchina o il cellulare, lasciamola quando saremo un po' più avanzati). Nel asana o in una situazione difficile... STOP! E chiediamoci: "Posso vivere questa situazione senza avversione? Semplicemente per quello che è?".</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Io (perché sono testa dura e non mi viene facile questa pratica) mi ricordo dopo le prime due domande di aggiungere: "tanto è così. Non c'è nulla di personale."</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Esattamente come in un asana yoghica, possiamo praticare il sentire lo sconforto fisico senza aggiungerci "dvesha".</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Le otto membra </b>(alcune delle quale parlerò nelle prossime settimane) sono:<br />Yama - disciplina esterna, pratica etica,<br />Niyama - disciplina interiore<br />Asana-postura/meditazione<br />Pranayama - controllo del respiro,<br />Pratyahara - ritrazione dei sensi<br />Dharana - Concentrazione<br />Dhyana - assorbimento meditativo<br />Samadhi - unione</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Nota - Ammetto che non sono arrivata in fondo al sentiero, non metto in pratica tutte le 8 membra. Mi dispiace. Ma posso commentare fino dove son arrivata io. Come dice il Principio di Pareto "il 20% dello sforzo ci porta l'80 % dei risultati" (in tutti campi della nostra vita, dall'economia all'amore) credo che mettendo in pratica anche solo il 20% delle 8 membra ci aiuterà a vivere non come dice Stephen Cope "una vita straordinaria" (90-100%) - ma semplicemente "molto meglio di adesso" appagante, pieno, con meno paura e un senso dell'umorismo. Vale la pena provarci no?</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Questo articolo è stato pubblicato la prima volta al sito people.globalist.it </span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
<span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Grazie ad Antonio Cipriani per la foto e Valentina Montisci per il resto!</span></div>
Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-37336922645302755702013-11-03T15:58:00.000+01:002013-11-03T15:58:36.919+01:00YOGA MUM AL MARE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHCmSsQSFh7hVkjNQbaErPmT9NuWqSqFzzywMCXwUkJnLfZevS4g812k3PioZU2wZt2ohhITaXRW9U6x5gcPhcqY1Z-6ZD5iyNq3I7qbrtDjtdDM3NRDec9VhsJ3z-C_cAKJ4lw1OB9ig/s1600/2013-07-13+13.41.46.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHCmSsQSFh7hVkjNQbaErPmT9NuWqSqFzzywMCXwUkJnLfZevS4g812k3PioZU2wZt2ohhITaXRW9U6x5gcPhcqY1Z-6ZD5iyNq3I7qbrtDjtdDM3NRDec9VhsJ3z-C_cAKJ4lw1OB9ig/s320/2013-07-13+13.41.46.jpg" width="276" /></a></div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
<br /></div>
<div class="p1">
<span style="color: #444444; font-size: large;">L'ho fatto di nuovo. Non volevo - faccio il possibile per evitarlo credetemi, ma mi è scappato. Come direbbe la mia figlia "uffa!" - solo che sta volta era peggio delle altre. Ecco la scena:</span><span style="color: #444444; font-size: large;"> </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #444444; font-size: large;">Sono al telefono discutendo e condividendo qualcosa di molto personale e importante. Prima di rispondere alla chiamata avevo detto alle figlie "guardate che è importante - non fate troppo rumore ok?" (siamo in un mini bilocale in Liguria - i muri come carta, sento persino il vicino di casa quando mangia le patatine - sigh).</span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #444444; font-size: large;">Man mano che la chiamata diventa più interessante il volume della discussione delle mie figlie aumenta. A dismisura. È costante e senza pietà. La più piccola sta perseguitando la più grande che vuole "solo stare in PACE - CHE PIZZA!". Le mie entrate in stanza, gesticolando come una hostess d'aereo "on drugs", non sortiscono alcun effetto. Mi guardano come se fossi una zanzara, insistente e irritante. Alla fine sento urlare e piangere la Più Piccola e così, fuori di me, entro di nuovo ma sta volta senza il telefono - hanno vinto loro - ho rinunciato alla chiamata. Con due passi giganti arrivo dalla più grande e le dò una sculacciata e poi una alla Più Piccola. Maledizione. E qui la parte ironica, dico "Quante volte ti ho detto che non devi fare male alle persone?!" Ecco in una colpo solo ero diventata non solo fuori controllo ma anche ipocrita.</span></div>
<br />
<div class="p1">
<span style="color: #444444; font-size: large;">Le bimbe dopo mezz'ora stavano ridendo e scherzando come solito, io invece mi stavo auto flagellando per i miei difetti di madre. Si sente dire che bisogna perdonare in primis sé stessi. Come si fa? Mi chiedevo. Ho fatto questo esperimento: ho provato a immaginare un'altra mamma e amica che viene da me e mi racconta la stessa scena appena accaduta "sai che ho dato una sculacciata a mia figlia e ho urlato come un'aquila?!" La mia reazione a questo incontro ipotetico era soprendentamente accogliente. Non sentivo nessun impulso di criticare. Anzi. Ho sentito invece qualcosa di più rassicurante e "simpathetic". E così - vedendo e mettendo la mia amica nei miei panni, ho potuto vedere anche mi stesso in una luce più gentile. Ha funzionato. Almeno sta volta. </span></div>
Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-38320650174874775492013-09-23T15:04:00.002+02:002013-09-23T15:04:40.741+02:00YOGA MUM A MILANO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCZM19YXnAicgAOWQ2HthO505TV27KETQxOJ6htwYdV3hh0EHD6Q5WxwtG_2cXFJX439AdChyMbLhfcoVtIbYInabi1mj9oNpnEU7QBbrtActI1hntbWUknOfgpFTHjsFBk41MDbxjjbU/s1600/1185347_554817964573855_372209443_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="388" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCZM19YXnAicgAOWQ2HthO505TV27KETQxOJ6htwYdV3hh0EHD6Q5WxwtG_2cXFJX439AdChyMbLhfcoVtIbYInabi1mj9oNpnEU7QBbrtActI1hntbWUknOfgpFTHjsFBk41MDbxjjbU/s640/1185347_554817964573855_372209443_n.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="background-color: white; margin-right: 5px; text-align: left;">
<i style="color: #666666; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: x-large; line-height: 20px;"><br /></i></div>
<div style="background-color: white; margin-right: 5px; text-align: left;">
<i style="color: #666666; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: x-large; line-height: 20px;"><br /></i></div>
<div style="background-color: white; margin-right: 5px; text-align: left;">
<i style="color: #666666; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: x-large; line-height: 20px;">"Fa schifo" </i><span style="color: #666666; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large; line-height: 20px;">dice La Più Piccola guardando la sua costruzione. "Ma come?!" Dice la sua amica "è bellissima!" </span></div>
<div style="background-color: white; margin-right: 5px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large; line-height: 20px;">la più piccola sospira forte attraverso il naso </span></div>
<div style="background-color: white; margin-right: 5px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large; line-height: 20px;">"ma non vedi QUELLI?" </span></div>
<div style="background-color: white; margin-right: 5px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large; line-height: 20px;">Sta indicando due mattoncini colorati nella parte più bassa del suo castello </span></div>
<div style="background-color: white; margin-right: 5px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large; line-height: 20px;">"Sono storti! E se provo a spostarli viene giù tutto." </span></div>
<div style="background-color: white; margin-right: 5px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large; line-height: 20px;">"sì" ammette Sara "li vedo ma vedo anche un castello bellissimo!" La Più Piccola finalmente sorride.</span></div>
<div style="background-color: white; margin-right: 5px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="line-height: 20px;"><br /></span></span><span style="color: #666666; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large; line-height: 20px;">Quante volte ci fissiamo sui due mattonicini storti invece di vedere la bellezza di "the whole picture"? Quante volte siamo pronti a buttare giù tutto per colpa di qualche pezzetto che non combacia con la nostra idea di perfezione? Sia nei rapporti di amore, di amicizia, di lavoro, che sia una torta, la tesi, una cena, un castello di mattoncini di legno, quando spostiamo l'attenzione alla bellezza, non solo i "difetti" danno meno fastidio, ma cominciano a sparire nella nostra mente. Bhè....a volte!</span><br /><span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span><span style="background-color: transparent; color: #666666; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Questo articolo è stato primo pubblicato in un rubrica su www.people.globalist.it Grazie ad Antonio Cipriani per la foto e Valentina Montisci per il resto!</span></div>
Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-28036358463103654782013-05-31T22:26:00.001+02:002013-05-31T22:26:24.061+02:009 INASPETTATI BENEFICI DELLO YOGA <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsVJZj5P8wO538vJKCyixM11IgQ641NZmx4vTaJrcJi-aKsd2P6RakGv8nrNZl4P44zm_XVEqBBjq9GYK1lSbueBN11wCAoWeBoJbwgZ08YUthn-3sYx7cHe-u4DWQFCXecocT9QPeqmo/s1600/Tess+braccia+192.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsVJZj5P8wO538vJKCyixM11IgQ641NZmx4vTaJrcJi-aKsd2P6RakGv8nrNZl4P44zm_XVEqBBjq9GYK1lSbueBN11wCAoWeBoJbwgZ08YUthn-3sYx7cHe-u4DWQFCXecocT9QPeqmo/s400/Tess+braccia+192.JPG" width="400" /></a></div>
<span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; font-variant: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></span><br />
<span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; font-variant: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; font-variant: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; font-variant: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; font-variant: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; font-variant: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; font-variant: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; font-variant: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; font-variant: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; font-variant: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; font-variant: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>1. Si cade</b><b style="font-weight: normal;">. </b>In classe si ri-impara a cadere (nelle posizioni di "equilibrio" - di solito). Una volta da bambini cadevamo e poi ridevamo. Torniamo a essere bimbi, a non avere paura di cadere e di non prenderci troppo sul serio. </span></span><br />
<span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; font-variant: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /><b>2. Non si cade.<span style="font-weight: normal;"> </span></b>Fuori dalla classe si cade di meno: in bici, mettendoci i pantaloni, inciampando sulle scale. Grazie al lavoro fatto con l'equilibrio sul tappetino portiamo questo skill anche fuori. È un investimento per la vecchiaia: gli anziani non si rompono le ossa per l'osteoporosi ma perché cadono. Se riusciamo a stare più in equilibrio, cadiamo meno e ci salviamo le ossa (un po' di più!). </span></span><br />
<span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br />3. <b>Cresciamo in altezza.</b> La schiena si dispiega e si allunga e puoi sentire commenti tipo "ma sembri più alta!" (a me è successo). </span></span><br />
<span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br />4. <b>Il Respiro!</b> Cominciamo a capire come respiriamo. O non respiriamo, a seconda dei casi. Visto che il respiro è un ottimo strumento anche per influenzare il nostro umore, possiamo imparare a usarlo anche fuori dal tappetino. </span></span><br />
<span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br />5. <b>Mind and body. </b>Ci fa spostare la concentrazione dalla mente al corpo. È una pausa benefica dall'assalto continuo della mente. Visto che abbiamo pochissimo controllo sulla mente, e che questa tende ad essere dittatoriale, è piacevole svincolarsi ogni tanto. Ci insegna poi a non esserne succube, ma a vederla con distacco e curiosità invece che con disperazione e impotenza. </span></span><br />
<span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br />6. <b>Forza! </b>Ci rende forti e non solo flessibili! La muscolatura è l'impalcatura attorno allo scheletro, se la muscolatura è forte lo scheletro è protetto, e le ossa sono più sane. </span></span><br />
<span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br />7. <b>Affronta le paure! </b>Ci fa affrontare le paure con più facilità. Molto utile quando andiamo dal dentista, quando partoriamo, quando abbiamo una bambina che urla e piange e si butta per terra in mezzo al supermercato perché rifiutiamo di comprarle le caramelle o una lattina di RedBull. (sì, esperienze personali...) </span></span><br />
<span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br />8. <b>Autostima. </b>Quando riesci man mano a fare di più con il tuo corpo, sia con la flessibilità, sia con la forza e l'equilibrio, mantenendo le posizioni per più tempo (magari senza andare in apnea), questo è molto molto soddisfacente e aumenta la nostra autostima. </span></span><br />
<span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;"><span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br />9. <b>Un ottimo "filtro". </b>Meglio di un locale qualsiasi all'ora dell'aperitivo. Perché il centro yoga è un ottimo posto anche per incontrare persone interessanti e "like-minded". I praticanti di yoga tendono a essere riflessivi, più a contatto con le proprie emozioni senza (a volte) restarne succubi. Possono essere più attivi invece che re-attivi, sanno ascoltare, spesso sono più empatici e di solito sono... di sinistra! E hanno un senso dell'umorismo. </span></span><br />
<hr />
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span style="background-color: white;"></span></span><br />
<div style="line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="color: #999999; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">foto di Antonio Cipriani<br />l'acconciatura di Tess è di Del Monaco Hair Design</span></div>
Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-84935270832816965372013-03-28T07:00:00.003+01:002013-03-28T07:00:59.857+01:00VIVERE CON IL DISAGIO PART TWO (cont. da settimana scorsa) <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDi9kHgcy7WxVUYNAd4hl925rOTl3xjCXmisO16cBJtWp565iG8U-sbWK3tOqdvumet-WzvW9lz0ExkhcSlIBX3iJhaJgJlTqwiSia-C02LDri54KunvnCw5sAGJ01e87znTbEtznnJKs/s1600/NEWS_108822.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="204" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDi9kHgcy7WxVUYNAd4hl925rOTl3xjCXmisO16cBJtWp565iG8U-sbWK3tOqdvumet-WzvW9lz0ExkhcSlIBX3iJhaJgJlTqwiSia-C02LDri54KunvnCw5sAGJ01e87znTbEtznnJKs/s320/NEWS_108822.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Foto di Antonio Cipriani</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<span style="background-color: white;"><span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Domenica ho portato la mia bambina alla fiera dei fumetti. Le ho fatto dipingere il viso da farfalla, ha fatto "rock-climbing" con l'imbragatura, ha parlato con una cosplay teenager vestita da vampiro che era coperta di tatuaggi con lenti a contatto rosse (almeno spero), ha tentato di decorare una torta con la glassa e ha provato ad andare con i roller (è cascata, ha picchiato la testa, si è tirata su e ha fatto un altro giro prima di cadere di nuovo e così all'infinito. È tornata a casa tutta un livido). A casa poi con Youtube ha fatto una lezione di chitarra. A scuola ha un'amica cinese, invece di fare i compiti si è messa lì a imparare i numeri cinesi che Xling le aveva dato da copiare e imparare. Cioè in un giorno ha provato a fare più cose di quelle che ho fatto io negli ultimi sei anni.<br /><br />Ho due domande.<br />1. Quando era l'ultima volta che hai provato a imparare qualcosa di nuovo?<br /><br />Se è stato tanto tempo fa, come mai? Ho l'idea che siamo un po' sedotti da quello che conosciamo. Sempre gli stessi amici (niente vampiri con gli occhi rossi per me, almeno da quello che so io), stessi posti, stessi "passatempi". È come essere "addicted" alla comodità (e al piacere). Un po' come con i roller, da adulti non accettiamo di cadere. È come se il farsi male fosse tossico. Stiamo alla larga. Lei invece si butta. Non perché è particolarmente coraggiosa, ma perché la novità (e anche il sentirsi in difficoltà) è nella norma (pensa a quante cose nuove deve imparare solo a scuola). Io sento come se stessi regredendo mentre mia figlia cresce, sia socialmente che intellettualmente.<br /><br />Grazie al fatto che le mie figlie hanno una tiranna come mamma, hanno imparato a vivere con lo sconforto molto bene. Dico che la cena è pronta e devono spegnere la tv. Quando dico di lavarsi i denti, mica hanno voglia. Quando dico loro di mangiare le carote, di usare le posate e non le mani, di mettersi le calze, di andare a dormire, idem. Vivono continuamente situazioni di "scocciatura". Ma appena sentono rabbia o disagio non escono sul balcone a fumare una sigaretta, o accendono il computer per controllare Facebook, non mettono le mani nel barattolo dei biscotti o si sfogano con il gelato. Fanno una cosa pià sana: si lamentano (ma di brutto, credetemi), e vanno avanti con il disagio e il task del momento.<br /><br />Quando evitiamo il nuovo o il disagio, quando rimaniamo fissi nella nostra comfort zone, è come premere il tasto "pausa" della vita. Rimaniamo bloccati.<br />Credo che basterebbe riabituarsi allo sconforto.<br />La prossima volta che sentiamo il bisogno di scappare dallo sconforto del momento, proviamo questa tattica di "posticipazione" in 3 mosse: esempio: abbiamo litigato con il capo e vogliamo fumare una sigaretta per dirottare la rabbia. La prima volta contando "uno" lasciamo andare l'impulso, la seconda volta che ci viene, contando "due" lasciamo andare l'impulso. E al terzo accendiamola e godiamola pure. Sapendo che al terzo possiamo cadere nella tentazione ci dà la forza per resistere un pochino di più. In questo modo man mano ci abituiamo allo sconforto e così magari possiamo aspettare sempre di più finché, come per i bambini, vivere con il disagio diventa normale. Perché È normale. O dovrebbe diventarlo. Stessa cosa quando dobbiamo parlare con una persona nuova, o provare un'esperienza diversa dalle solite. Ci buttiamo, proviamo una, due volte e al limite alla terza ci rinunciamo. Qualcuno (non ricordo chi) ha detto "tutto è difficile prima che diventi facile." Persino la difficoltà.<br /><br />L'ultima domanda:<br />2. pensa all'ultima esperienza più ricca e soddisfacente che hai fatto negli ultimi due anni. Cos'era? Scommetto che era quando hai provato qualcosa di nuovo.<br /><br />Per chi non ha provato yoga, potrebbe essere lo spunto giusto per sperimentare "il nuovo" e spero senza non troppo sconforto. Vi aspetto.</span></span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Questo articolo è stato pubblicato nella rubrica settimanale del sito globalist.it gestito da Valentina Montisci.</span></div>
<span style="background-color: white;"><span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><div style="line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
</div>
</span></span><div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-right: 5px; text-align: justify;">
</div>
<hr style="background-color: white;" />
<br />Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-6752133153538729382013-03-19T13:15:00.002+01:002013-03-19T13:15:43.468+01:00 SEI PASSI PER GESTIRE LA VERGOGNA E IL DISAGIO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_09gLxjnzXuf-n_1ki7vYgqTMiH4qb4HoD91i9E-4-UNsDpbPL9wwrMLSiCOlBWBDCBCyG1bXpgqvg4Wpblo11qLuMH9Fl7az374sYXodqWGAKbf4OTWQCMYR3zQ6eaDrZKUdsflPE58/s1600/8556851535_0a151c61c9_b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="185" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_09gLxjnzXuf-n_1ki7vYgqTMiH4qb4HoD91i9E-4-UNsDpbPL9wwrMLSiCOlBWBDCBCyG1bXpgqvg4Wpblo11qLuMH9Fl7az374sYXodqWGAKbf4OTWQCMYR3zQ6eaDrZKUdsflPE58/s320/8556851535_0a151c61c9_b.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>foto di Antonio Cipriani</i></span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p3">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Recentemente mi ero trovata a cena con un gruppo di persone decisamente "sopra la mia portata", di un ceto sociale superiore per non parlare dell'intelletto, cultura, e professione.</span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p3">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Perciò mi ero improvvisamente trovata pesantamente fuori dal mio "comfort zone" sia geograficamente (fuori dalla zona Isola!) sia socialmente. </span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p3">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ero contenta di essere lì comunque , un po' in soggestione ma pensando di cavarmela. Ho avuto il coraggio durante il pasto di far sentire la mia voce un paio di volte: grave errore. Ho provato una battuta che ha sfondato come un sasso buttato in un pozzo buio e profondo. La seconda volta invece sono riuscita (probabilmente, ma non appositamente) a offendere uno dei presenti. Ero mortificata.</span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p3">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Sono rientrata a casa strappandomi i capelli dalla testa, rivivendo la scena con una pesantezza al cuore sempre più forte. </span></div>
<div class="p3">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Mi è venuto allora in mente di chiamare uno del gruppo per dirgli </span></div>
<div class="p3">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">"Lo so, lo so - ho fatto una figura di cacca! Scusami, la mia era solo una battuta non volevo…" </span></div>
<div class="p3">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Poi mi sono fermata. Mi è venuta in mente una citazione di Francis of Assisi: "seek not to make oneself understood, but to understand." cioè "Cerca non di farti capire, ma di capire". E mi sono detta "Amen. Quello che è successo è successo. Proviamo a usare l'energia per capire, invece che per scavarsi una fossa ancora più profonda.</span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p3">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Quando ci sentiamo in forte disagio e stress proviamo a:</span></div>
<div class="p3">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">1. notare perchè ci sentiamo a disagio - <i>In questo caso: avevo detto qualcosa di estremamente stupido davanti a gente estremamente smart.</i></span></div>
<div class="p3">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">2. Capire cosa vogliamo ottenenere - <i>di fare una bella figura. Di far sì di essere accettata da gente che vedevo sopra la mia portata.</i></span></div>
<div class="p3">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">3. Rendersi conto che è un sogno, idea o pretesa che non è reale. È una finzione mentale - qualcosa che ho inventato nella mia testa perciò posso lasciarla semplicemente andare - <i>la mia idea era che ero inferiore, la pretesa che loro mi accetassero.</i></span></div>
<div class="p3">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">4. Rendersi conto che questa "auto-flagellazione mentale" ...fa male. - <i>la fallita pretesa che gli altri si comportassero con me come volevo io, mi faceva soffrire.</i></span></div>
<div class="p3">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">5. Capendolo, e solo all'ora, possiamo lasciarlo andare - <i>Volevo convincerli a una valutazione positiva di me, che sono intelligente, simpatica e colta, ma con un pizzico di auto-ascolto capisco che è ridicolo. E voilà! L'inizio del famoso "lasciar andare". Improvvisamente riesco a ridere di me stessa invece di piangere.</i></span></div>
<div class="p3">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">6. Parlarne con un buon amico - <i>la condivisione aiuta a ridimensionare e diluire il dolore. Parlare dei nostri sbagli è un medicinale. Solo con la persona giusta - non tutti sono così fortunati di avere una persona alla quale possiamo dire tutto, anche le cose più brutte - se l'abbiamo teniamocela stretta, è preziosa.</i></span></div>
<div class="p3">
<i><span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">(Per altre considerazioni su questo discorso consiglio vivamente "The Gifts of Imperfection" di Brenè Brown.)</span></i></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p3">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Andare fuori dalla nostra "comfort zone" ci fa imparare tante tante cose, ci fa provare un senso di disagio e impariamo proprio grazie questo.</span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p3">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Per quanto riguarda direttamente lo yoga - è lo stesso discorso. Anche sul tappetino proviamo a non ripetere sempre le asana conosciute - o quelle che ci vengono meglio, ma mettiamoci un pò alla prova. Sia che "falliamo" miseramente (impossibile fallire nello yoga!) sia che ci riesca bene - è sempre comunque utile. Permette un'evoluzione. Un mio amico una volta mi ha detto "non c'è cambiamento senza disagio, e non c'è evoluzione senza cambiamento". Mi sa che ha ragione. Sigh.</span></div>
<div class="p3">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p3" style="text-align: center;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>Questo post è stato pubblicato nella rubrica settimanale "Tess's Yoga Tip" sul sito www.people.globalist.it gestito da Valentina Montisci</i></span></div>
Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-6600479162876243022013-03-10T17:02:00.000+01:002013-03-10T17:02:16.642+01:00EINSTEIN E GHANDI HANNO SBAGLIATO
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0d_lFcwNTueBiPg8wcgrtmpWrSR_WJWw43dm9gB_TVtQEXKozTQbsQqD61VMDBzj00mdpUVx4X6fQX03MmHYNL84YzUo-NE9cuXiAZtzTqMHI7W2CkFZRPbyHD827P416mRnclBNqnwE/s1600/void(0)-1.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0d_lFcwNTueBiPg8wcgrtmpWrSR_WJWw43dm9gB_TVtQEXKozTQbsQqD61VMDBzj00mdpUVx4X6fQX03MmHYNL84YzUo-NE9cuXiAZtzTqMHI7W2CkFZRPbyHD827P416mRnclBNqnwE/s320/void(0)-1.jpeg" width="320" /></a></div>
<div class="p1" style="text-align: center;">
Photo di Antonio Cipriani</div>
<div class="p1" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Una delle cose che non mi piace molto del mondo yoghico è questa insistenza (e anche io un pò di tempo fa ero colpevole) sul pensiero positivo e "self improvement". E non solo nel mondo yoghico. Persino Ghandi ha detto "Siate il cambiamento che vorreste vedere nel mondo" (cioè cambiarsi in meglio per arrivare in un posto "migliore", suppongo). Einstein ha detto "Ci sono due modi di vivere la tua vita. Una è pensare che niente è un miracolo. L'altra è pensare che ogni cosa è un miracolo." Belle parole... che implicano che possiamo scegliere di cambiare e di vedere le cose in modo più allegro.</span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ma se fosse vero che possiamo scegliere la felicità, come mai non stiamo girando tutti con un bel sorriso stampato in faccia? Come mai gli antidepressivi si vendono meglio dello gnocco fritto? Se la felicità si può scegliere, allora siamo una razza molto molto stupida - perchè da quello che vedo io, la maggior parte ha scelto la "normalità" ...e un parte di essere tristi. Non c'è tutta questa gente piena di gioia in giro. Come mai se è semplicemente una questione di "scelta"?! </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Immaginare che possiamo cambiare noi stessi in esseri migliori con la sola convinzione mentale, è in se negativo: "we are setting ourselves up for failure" - cioè ci stiamo impostando per il fallimento. E dopo questo nostro impegno per trasformarci in esseri felici con la sola forza del pensiero, ci troviamo tristi o "normali" come prima. E non è finita: visto che abbiamo fallito miseramente nella nostra "Missione Felicità ", ci sentiamo anche in colpa per i risultati meno che sufficenti, che ci fa scattare l'auto-critica ("ecco sono un fallimento!") e ci troviamo in lotta con noi stessi. E così via al panino con Prozac. </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Per me lo yoga non ha che fare con "self improvement" né con il trovare la felicità (come si saprà se seguite i miei corsi;-) ma con il conoscersi. Quando abbiamo guardato bene chi siamo, che può essere grazie allo yoga, la meditazione, camminate nella natura, </span><span style="color: #666666; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">l'amante, </span><span style="color: #666666; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">jogging, l'analista, lavorare a maglia, il suonare, il cantare, il dipingere, il golf - ci sono infiniti modi per arrivarci - possiamo cominciare a capirci, e quando capiamo possiamo trovare qualcosa che è mille volte meglio della felicità, che è "l'accettazione". </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Anche se io credo che lo yoga post-pratica può portarci ad uno stato di "gioia" non è grazie allo sforzo mentale, ma grazie ad un lasciar andare, due cose decisamente diverse tra di loro.</span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">L'ultimo libro della scrittrice Jeanette Winterson si intitola "Why be happy when you can be normal?". Concordo pienamente.</span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: center;">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Questo post è stato pubblicato sulla rubrica settimanale di www.people.globalist.it </span></div>
Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-6134649492978175042013-01-27T10:45:00.001+01:002013-01-27T10:45:28.033+01:0010 PASSI VERSO LA LIBERAZIONE E MINIMALISMO IN TEMPI DI CRISI. A CASA.
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiytZubw9tdGPlxSPaFvlBQXH6aUMjE0PTE6hBM0xPHo_yL2ZxUHx9RqWkLr0imA3OxxJxeTQK4kdrW0KEwh76vrRaWYPmmAra9aQnXdvkSzVbTl9kGEebyUCyufxFxzewMeckPpFT31Fc/s1600/void(0)-1.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiytZubw9tdGPlxSPaFvlBQXH6aUMjE0PTE6hBM0xPHo_yL2ZxUHx9RqWkLr0imA3OxxJxeTQK4kdrW0KEwh76vrRaWYPmmAra9aQnXdvkSzVbTl9kGEebyUCyufxFxzewMeckPpFT31Fc/s320/void(0)-1.jpeg" width="320" /></a></div>
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<span style="color: #666666; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: x-small;">photo di Antonio Cipriani (grazie Antonio!)</span></span></div>
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span class="s1">
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</span>Qualcuno ha detto "il disordine esterno è uno specchio del disordine interno". Se fosse vero sono messa da manicomio. Non vorrei mai che vedeste in che stato è casa mia al momento. Anzi - sempre. Sono un disastro. Mio marito è riuscito a trovare l'unica persona più disordinata di lui e sposarla.<span class="s1"><br />
</span>Perchè c'è tutto questo disordine? Sì, sì potrebbe essere genetica, pigrizia o ribellione, ma di sicuro è anche perchè casa mia è piena di cavolate. Cose. Cose di cui non ho bisogno. Così finiscono dappertutto, mi sono costate soldi per comperarle e ora mi costano tempo per metterli in ordine e stress per non riuscire a trovarle quando mi servono, oltre che fastidio a vederle nei posti sbagliati. Cosa fare? Ho deciso di fare Pulizia, di sgombrare e de-mucchiare. Se siete nella stessa barca con la stessa voglia di qualcosa di più minimalist - ecco come si può affrontare il cambiamento:<span class="s1"><br />
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</span>1. Prendiamo 15 minuti al giorno, scegliamo una parte della casa, uno scaffale o un cassetto (nel mio caso comincio da sotto il letto) e metto in un sacchetto tutto quello che non è essenziale. Meglio svuotare il cassetto/ripiano COMPLETAMENTE e poi pian piano rimettere le cose avanzate, lasciando fuori il possibile. <span class="s1"><br />
</span>2. Oppure prendiamo un'ora alla settimana a fare lo stesso.<span class="s1"><br />
</span>3. Quando abbiamo un sacco di roba inutile, si può contattare myfreecyce.org - un sito dove ci sono annunci per oggetti che vengono dati via gratuitamente (invece di essere buttati via). Fai un bell'annucio e aspetti che qualcuno risponda: vi mettete d'accordo per quando verrano a portare via quello che non vuoi più. Io l'ho usato un pò di volte - è molto utile. Non c'è bisogno di aspettare AMSA - di solito entro 48 ore qualcuno viene a portare via le cose - ed è gratis! Senza neache bisogno di uscire di casa.<span class="s1"><br />
</span>4. Regali- compleanni /natale- Chiediamo solo regali che NON si aggiungeranno ai millioni di oggetti che abbiamo già. Ben vengano quelli del tipo "esperienzale" (un bel giro alle terme o un paio di biglietti per il cinema, un massaggio, o una cena sono ben accettati! Non sto cercando di suggerire, ehh! ;-)<span class="s1"><br />
</span>5. Sì un guerriero, sì senza pietà: se non abbiamo usato un oggetto per un anno, darlo via! Soprattutto per quanto riguarda i vestiti.<span class="s1"><br />
</span>Eliminare riviste, giornali, etc.<span class="s1"><br />
</span>6. TUTTO HA UN SUO POSTO. Se consegnamo ad ogni oggetto un posto specifico (non sul tavolo/scrivania) non ci saranno mucchi di cose in giro.Ovviamente meno cose abbiamo, meno ci sarà da mettere via e da trovare i posti adatti.<span class="s1"><br />
</span>7. Tieni tutte le superfici pulite senza niente sopra.<span class="s1"><br />
</span>8. Se ci sono oggetti "maybe" cioè di cui non ci sentiamo di buttarli via ancora , mettiamoli in una scatola con la data scritta sopra e se dopo 6 mesi non l'abbiamo usato ....VIA! (ad eccezione delle cose di valore sentimentale - questo non vuole dire il paio di roller usati due volte, la giacca di Valentino blu e verde anni 80 o il set di fonduta che si riempie di polvere invece che di formaggio, un classico!)<span class="s1"><br />
</span>9. Per le foto - se siete vecchi come me avremo un sacco di foto in scatole da qualche parte. L'ideale sarebbe fare una copia digitale di ognuna per poi sgombrarle. Per i disegni dei bambini fai una foto del disegno e poi spuduratamente in modo "madre snaturata" - pattumiera!</span><br />
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<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">10. Appena abbiamo finito il nostro momento/mezz'ora/giornata di zero tolerance verso il superfluo - note how good it feels!<span class="s1"><br />
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</span>Liberarsi del inutile è liberare anche la mente. Non ci vuole valium o prozac, ci vuole ordine!<span class="s1"><br />
</span>Bhè...ci provo.</span></div>
Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-25535457010948345552012-12-18T12:11:00.001+01:002012-12-18T12:11:31.038+01:00UNA YOGI MUM A MILANO<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN3Tl0P9zjHWKYsOlUXaoiNVHQwmPpA-Gt-hgrKSQKZbu4GGKI5PbW-7ub9ixbywJG-0c-alobzIfRuo6S6d4F5LjjC4SaMJIXJgP9q_8EqHiLguWKNTi55bzZIxWig1Mt81wgYLLlWX4/s1600/P1100233.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN3Tl0P9zjHWKYsOlUXaoiNVHQwmPpA-Gt-hgrKSQKZbu4GGKI5PbW-7ub9ixbywJG-0c-alobzIfRuo6S6d4F5LjjC4SaMJIXJgP9q_8EqHiLguWKNTi55bzZIxWig1Mt81wgYLLlWX4/s320/P1100233.JPG" width="320" /></a></div>
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<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ho avuto un litigio molto forte con mia figlia piccola. Stava urlando, sbattendo le porte e comportandosi in modo diciamo "molto poco zen". So che quando i piccoli perdano il controllo è importante essere presenti e "contenerli" per farli sentire "safe" e accolti. </span></div>
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<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Lei si è seduta sul letto e mi diceva di andarmene via. Una volta. Poi due e poi tante altre. Sempre più forte. Io ho spiegato che non avevo intenzione di lasciarla mentre era così in difficoltà e che sarei rimasta ad aspettare insieme a lei finché si fosse calmata. Sorpresa! Questo è andato solo a peggiorare la situazione, aumentare le sue urlate e i miei livelli di adrenalina. Ad un certo punto dopo circa un secolo mi sono sdraiata sul altro letto e ho girato le spalle verso di lei e poi, fuori da nulla comminciano a versare le lacrime - ma questa volta le mie. Maledizione. </span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Mi sono detta: </span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">"ma cos'è meglio in questi casi? Che vado via lasciandola da sola in un momento di crisi/bisogno, o che lei veda che io, il suo punto di riferimento, perdo il controllo facendola sentire in colpa o insicura?" </span></div>
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<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ho deciso di tirami su e di andarmene dicendo "OK, vado e torno fra poco"</span></div>
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<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Esco dalla stanza e parlo al telefono con la persona che ha la colpa in tutto questo. Il papà (bhè se non fosse stato per lui). Metto giù, respiro, mi calmo e poi torno e le chiedo se vuole uscire dalla stanza. Miracolo! Dice di sì e in pochi minuti sta giocando come se non fosse successo nulla (sigh - mentre io avevo bisogno di un panino con valium Super Size).</span></div>
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<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Raccontando questo episodio a una mia amica, lei dice </span></div>
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<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">"bhè era una situazione di "pronto soccorso"- mi sembra giusto che sia andata così - Prima dovevi usare TU la maschera di ossigeno, e poi passarla alla bimba." Wow! Questo mi sembra giustissimo e "post trauma" anche ovvio. Come posso pretendere di aiutare lei se io stesso sto malissimo?! Prima devo badare a me stesso.</span></div>
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<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Mi sembra un ottimo consiglio e non solo per me con mia figlia. </span></div>
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<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ps. Lo so- come mamma mi faccio troppo menate mentali. Dovè la mente yoghica quando serve?! bhè certo con i propri figli è una "pratica" continua.</span></div>
<div class="p2">
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Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-25826050878758853342012-11-13T16:29:00.001+01:002012-11-13T16:29:12.614+01:00DUE STRUMENTI PER TROVARE LA PRESENZA MENTALE
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj16HVuZuGhbZaYyyP_-YW3H2F6x_7VLo8uzKjZA-XF5wEPkAsEHUl5v3Cl9MFszpdEUpHQTGsThgxtBmM9GKPwUcsKTdpMIPqnIVr3W2EgoaRU7fCcUSCFus2CGHMqLDtuSL9UW4fAwoQ/s1600/2012-11-12+11.32.01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: #666666;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj16HVuZuGhbZaYyyP_-YW3H2F6x_7VLo8uzKjZA-XF5wEPkAsEHUl5v3Cl9MFszpdEUpHQTGsThgxtBmM9GKPwUcsKTdpMIPqnIVr3W2EgoaRU7fCcUSCFus2CGHMqLDtuSL9UW4fAwoQ/s320/2012-11-12+11.32.01.jpg" width="276" /></span></a></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Quando arriviamo a un punto di "comodità" nello yoga (come nella vita) subito la mente si mette a viaggiare verso il passato "avrei dovuto" o verso il futuro "chi sa se magari dopo...." - così siamo sempre spinti verso uno o l'altro di questi due poli - la mente "liberata" (annoiata) dalla comodità e abitudine viaggia in avanti o indietro nel tempo. </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">È grazie al cambiamento che il tempo presente viene incorporato nel momento realmente vissuto. La mente è "costretta" ad osservare ORA perchè non sa, non ha la sicurezza dell'abitudine per fare altro che rimanere vigile. Come un animale in un terreno ignoto, mica dorme. È molto consapevole di quello che succede attorno a sé.</span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Esattamente come con il dolore. Nella meditazione zen il dolore è utilizzato come strumento per riportarci al momento presente. Mi ricordo benissimo (purtroppo), in un ritiro zen cui ho partecipato in Toscana, la bastonata che ho ricevuto improvvisamene sulle spalle dal maestro e le lacrime che mi sono uscite dagli occhi improvvisamente a getto. È vero: improvvisamente non ho pensato più a quello che avrei mangiato per la cena, e non ho pensato più all'incontro romantico che era andato storto qualche settimana fa. Però...però. Dopo questo esperienza, che ha cambiato la mia idea di cosa è "zen" (nel modo romantico in cui lo concepivo io), non sono mai più tornata, non solo per la paura del dolore, ma anche perchè posso arrivare alla disciplina e alla presenza in modi meno "harsh". Con lo yoga ad esempio.</span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Parlando del "dolore" : nello yoga con le asana c'è una linea molto sottile tra il dolore "sano" e il dolore "spinto". Il primo ci porta (con la pazienza, il tempo e il respiro), a degli asana di una certà qualità e, soprattutto, ad una mente presente. Il secondo può portare a farsi male (infatti è più probabile che si possa far male un principiante di un esperto, perchè il primo non è ancora in grado - per mancanza di esperienza nell'ascolto di sé - di distinguere i due tipi di "dolore"). Quando troviamo il dolore "giusto", allora possiamo utilizzarlo come strumento per portarci al famoso "qui e ora". </span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Nella pratica si parla spesso del " vivere realmente nel momento presente" - ma cosa vuole dire esattamente? E chi se ne frega?! Stiamo benissimo con i nostri pensieri rivolti in avanti e indietro, non vediamo l'utilità! Ok - se io dico che mangiando una pastiglia blu possiamo vivere nel mondo di sogni, cioè in uno stato di sonno profondo dove viviamo mentalmente delle immagini che non corrispondono alla vita reale - prenderemo quella pastiglia? Mi piace pensare che avendo la scelta preferiamo non inghiottirla perchè meglio una vita vissuta che una vita sognata, no? Peccato che la mente sta sempre da tutte le parti meno che qua e che noi stiamo vivendo già, appunto, in un modo di sogni. Cioè stiamo vivendo immagini, film e discorsi dentro la nostra testa, degli scenari ipotetici che hanno poco che fare con il momento presente/reale. Stiamo così mangiando la pillola blu. </span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Oltre il dolore un modo per mangiare se vogliamo, la pastiglia rossa e tuffarci nella vita reale così com'è con tutti i suoi sù e giù, è dare il benvenuto al cambiamento. Parlando in un'ottica yoghica possiamo sperimentare sia cambiamenti grossolani (ad esempio nelle asane e sequenze che pratichiamo) sia cambiamenti più sottili, anatomici, biochimici muscolari, respiratori del corpo. Sarebbe utile accettare e praticare le asana che ci piacciono di meno per evitare l'abitudine di fare sempre quello che ci piace e che sappiamo. Questo è anche il bello della lezione di gruppo (rispetto a quella individulale): non abbiamo molta scelta e a volte questa è una cosa buona. </span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Credo che questo valga anche per la vita, fuori dal tappetino. Abbiamo paura dei cambiamenti ma cresciamo e viviamo realmente grazie a questi, ci annoiamo con l'abitudine ma la cerchiamo costantamente. Forse bisogna provare a sporgerci un po' fuori dalla nostra "comfort zone", abbracciare il "nuovo" per provare un'altra qualità di vita. Fa paura ma fa bene.</span></div>
Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-17982059856078226152012-09-19T15:09:00.003+02:002012-09-19T15:09:55.206+02:005 Tips PER UN RIENTRO AL LAVORO SENZA ESAURIMENTO NERVOSO<br />
<div class="aboveUnitContent" style="line-height: 14px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px;">
<div class="userContentWrapper">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgK83kQ5XHioEAo9HD-KFA1ACUBZQi_uNA_qomLwBfX8ZIktO1GrwbzHY17MP6uB9GvyEoKxVXw2MJwwTBbBM8jpYsgrZrsM2DOqrsUzE3Nx0jOalPxXd4z6e9Vq3ruOLbgAnFqw6t8Mj0/s1600/2012-08-09+17.26.15.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgK83kQ5XHioEAo9HD-KFA1ACUBZQi_uNA_qomLwBfX8ZIktO1GrwbzHY17MP6uB9GvyEoKxVXw2MJwwTBbBM8jpYsgrZrsM2DOqrsUzE3Nx0jOalPxXd4z6e9Vq3ruOLbgAnFqw6t8Mj0/s320/2012-08-09+17.26.15.jpg" width="276" /></a></div>
<div class="_wk" style="line-height: 18px;">
<span class="userContent"><span style="color: #444444; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /><br />1.Basiamo le nostre decisione e "tasks to do" non secondo quello che è importante ma secondo quello che è ESSENZIALE (vale anche quando a casa :-)<br /><br />2. Decidiamo (magari anche la se<div class="text_exposed_show" style="display: inline;">
ra prima) cose sono le due cose che dobbiamo fare ASSOLUTAMENTE e lo facciamo PER PRIMO il giorno dopo.<br /><br />3. Aggruppare le nostre tasks (evitando multi-tasking e interruzioni continui) . Dedichiamo un tot di tempo SOLO per rispondere ai email, un tot di tempo SOLO a fare chiamate, e poi anche lo stesso per le cose più piacevoli (leggere FB, blogs, etc)<br /><br />4. Ridurre. Se controlliamo l'email 25 volte al dì, decidiamo di farlo solo alle 10.00, prima di pranzo e poi alle 16.00 - secondo quello che vi permette il vostro lavoro. Sembra impossbile al inizio ma poi si abitua! Controllando l'email mille volte al giorno NON CI RENDE PIU' PRODUTTIVI (che è quello che vuole il capo, no?)<br /><br />5. BREATHE! In riunione, davanti il capo, alla macchina del cafè, nel parcheggio, in metro, BREATHE!!!!!</div>
</span></span></div>
<div style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 11px;">
<span class="userContent"><div class="text_exposed_show" style="display: inline;">
<br /></div>
</span></div>
</div>
</div>
<div class="photoUnit clearfix" style="color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 14px; margin: 0px -15px; overflow: hidden; position: relative; zoom: 1;">
<div class="uiScaledThumb photo photoWidth1" data-cropped="1" style="float: left; overflow: hidden;">
<a ajaxify="http://www.facebook.com/photo.php?fbid=411515402237446&set=a.313334435388877.74304.290870417635279&type=1&relevant_count=1&src=http%3A%2F%2Fa1.sphotos.ak.fbcdn.net%2Fhphotos-ak-ash4%2F333802_411515402237446_984934009_o.jpg&smallsrc=http%3A%2F%2Fsphotos-a.ak.fbcdn.net%2Fhphotos-ak-ash3%2F541978_411515402237446_984934009_n.jpg&size=961%2C1113&theater" href="http://www.facebook.com/photo.php?fbid=411515402237446&set=a.313334435388877.74304.290870417635279&type=1&relevant_count=1" rel="theater" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;"></a></div>
</div>
Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-31705035593952738562012-09-05T18:34:00.001+02:002012-09-05T18:34:26.903+02:00IL "RI-ENTRO IN CITTÁ" MEDITAZIONE CHALLENGE! IN 7 PASSI FATTIBILI<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBtxOnbyFp2HBhReQcsheTCx49WTGntoLSad3ZOrkK0hDfUkde8mFhgjlHzKO7k2zNfvY1DVPUbZbxw4RCxhILgmkszEq43glSL40HJMYk-P6GXFSvpj66MyBpIc9UnVa4RZW5Jz2GNB8/s1600/tess-rosa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBtxOnbyFp2HBhReQcsheTCx49WTGntoLSad3ZOrkK0hDfUkde8mFhgjlHzKO7k2zNfvY1DVPUbZbxw4RCxhILgmkszEq43glSL40HJMYk-P6GXFSvpj66MyBpIc9UnVa4RZW5Jz2GNB8/s320/tess-rosa.jpg" width="213" /></a></div>
<br /><br />A chi vuole partecipare con me...<br />
Il ritorno in città dopo le vacanze (con i ritimi pazzeschi ri-introdotti così bruttalmente) è spesso "harsh", cioè pesantissimo. Se siete come me, subite sia fisicamente che psicologicamente. Per questo mi sembra un ottimo momento per iniziare (o ri-iniziare nel mio caso) la meditazione.<br />
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Non ci riporta alla sabbia come seta né la vista di Monte Rosa con mojito in mano (grazie Mario) ma... non importa. Non mi piace dare l'idea che la meditazione sia una cura miracolosa alla melanconia o qualsiasi altro dolore emotivo che potremo subire, posso dire solo che ho notato quando lo facevo io in passato che gestivo meglio lo stress, riuscivo a rallentare e anche semplificare la vita (una bella cosa). Mentalmente mi sentivo più sharp, il livello della concentrazione era più alta. Si trovano diversi studi che "provano" questo, incluso cambiamenti fisici, dicono che aiuta con la pressione, respirazione e metabolismo per nominare solo tre. Oh and, bonus, it's supposed to "de-frizz" ones brainwaves ...personalmente basterebbe che mi aiutasse a smettere di sognare la Val Sesia e a concentrarmi per più di 5 secondi di fila. Però non pretendiamo nulla.<br />
Vi darò una guida seconda come lo faccio io (iniziato ieri)<br />
Il challange consiste di arrivare a meditare tutti i giorni, DUE VOLTE al giorno fino ad 15 minuti ciascuna volta. Per 21 giorni.<br />
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1. Sediamo in modo COMODO. Sederci in modo eroico stile buddha in persona è "unnecessary". Lascia stare. Non è una questione di posizione, ma di PRATICA (mentale, non fisica). Personalmente, anche se forse potrei stare nella posizione del loto a fare la meditazione, scelgo una tecnica più alla Lebowski. Cioè in poltrona con le gambe incrociate comodamente e con la schiena appoggiato contro un cuscino o due ( sì- addirittura;-). Niente birra.<br />
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2. Cominciamo con piccoli passi. I primi giorni solo 7 minuti appena svegli e 7 minuti alla sera (ma prima di cenare!). Ogni giorno aggiungiamo un minuto (o ogni paio di giorni seconda quanto è "scimmiesco " il nostro stato mentale al momento che iniziamo questo challenge). Finché arriviamo alla "holy grail" di 15 minuti - mattina e sera. Sempre allo stessa ora se si può.<br />
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3. Scegliamo un mantra o parola da dirci (NON a voce alta) solo con ogni espirazione (respirazione sempre con il naso). Io dico "rom" (che fa rima con "from" in inglese) ma potreste sceglie un semplice "om" o un altro che mi piace è "ha" ( che fa rima con "sta" - in italiano). Se preferite, dite "calma" o "pace". Sperimentate con quello che funziona per voi. Basta che la "parola" o sillaba è molto lunga. Proviamo a sentire la vibrazione causata al livello fisico, sembra impossibile visto che è un suono NON emesso. Invece è possibile.<br />
<br />
4. Tenete gli occhi sempre chiusi.<br />
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5. Lasciamo andare i pensieri. Non vuole dire "svuotate la mente"!!!! Vuole dire FACCIAMO ENTRARE i pensieri e poi lasciamoli andare con delicatezza ma determinazione. Un pò come se avessimo un ospite poco gradito in casa. Senza grettezza (?) o tante scene, senza iniziare un dialogo, lo facciamo vedere la porta.<br />
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6. Ma come si fa?! A me aiuta tanto il così detto "labeling" cioè... comincio a sentire un neonato piangere? Dico mentalmente una parola per "etichettarlo", dico "bambino" e il pensiero va più facilmente. Un cane che abbaia? Invece del solito dialogo interno: "ecco quel stramaledetto cane che si abbaia a tutti gli ore del giorno..." Dico mentalmente la parola "cane", e lascio andare. Comincio a pensare ad un appuntamento, al lavoro o qualcosa di più divertente, dico appena mi accorgo, la parola "pensiero". Tutto lì. A me aiuta tanto.<br />
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7. Mettiamo la sveglia per il tempo pre-stabalito. FONDAMENTALE! Almeno per me. Così evitiamo di aggiungere alla cascata di pensieri anche quello che dice "ma saranno passati 3 minuti o no, per la miseria?!" che viene seguito subito da un occhiata veloce al orologio e la morte della meditazione. Da evitare assolutamente.<br />
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In bocca al lupo!<br />
Non riuscite assolutamente in questo challenge? Nessun problema, se riusciamo a fare yoga questo in se (e al suo meglio) è già meditazione, ma in movimento che è già qualcosa no?<br />
Pubblicherò nei giorni seguenti altri "meditazioni tips" solo sul FB.<br />
Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-6992919337989633502012-09-05T10:26:00.000+02:002012-09-05T10:26:16.365+02:00UNA "YOGI" MUM AL MARE - DIARIO day 17 circa<span class="Apple-style-span" style="-webkit-composition-fill-color: rgba(175, 192, 227, 0.230469); -webkit-composition-frame-color: rgba(77, 128, 180, 0.230469); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875);"><br /></span>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-composition-fill-color: rgba(175, 192, 227, 0.230469); -webkit-composition-frame-color: rgba(77, 128, 180, 0.230469); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.292969);"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">Cè un tipo di persona con la quale faccio un pò fatica. Forse é perché provoca in me un senso di inferiorità e fallimento. In vacanza sono facile da identificare, sopra tutto in albergo. Sono quelle che arrivano con le valigie (a volte) tutti color coordinate, arrivano dopo un viaggio di mezza giornata con il smalto come appena applicata, cappelli raccolti elegantemente, trucco perfetto. È questo e per parlare solo delle bambine. Le madre controllano che la bimba o i bimbi quando si va giù a mangiare la cena hanno un abito diverso per ogni sera, stirato a tal punto che le pieghe potrebbero essere utilizzate per tagliare il burro. Indossano vistiti di moda, e il braccialetto del momento attorno il polso. La mamma è super in forma, senza un cappello fuori posto. Sempre. Persino in spiaggia. Sopra tutto in spiaggia. </span></span></div>
<span class="Apple-style-span" style="-webkit-composition-fill-color: rgba(175, 192, 227, 0.230469); -webkit-composition-frame-color: rgba(77, 128, 180, 0.230469); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.292969);"><span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">La cosa che mi stupisce è che io sogno di diventare così. É una specie di Missione ("Impossibile" per me). Non solo che ci provo ma soffro perché non riesco proprio ad arrivarci a questo livello di perfezionismo. Ma mi chiedo "perché" ? Perchè insisto quando le persone così mi incutano quasi paura? Quelli che guardo invece con un reale senso di invidia sana, sono quelli che se ne fregano completamente. Le mamme che portano la roba di spiaggia in un sacchetto di Decatlon, i bambini che non solo arrivano per la cena nei stessi vesititi sporchi dalla spiaggia, me sono loro stessi ancora sporchi della spiaggia. Mamme struccate, "al sale", felici. Sento che sono in qualche</span> modo più.....libere. Sotto sotto voglio essere COSI'. Mi chiedo solo di avere la saggezza</span><span class="Apple-style-span" style="-webkit-composition-fill-color: rgba(175, 192, 227, 0.230469); -webkit-composition-frame-color: rgba(77, 128, 180, 0.230469); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875);"> <span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">di resistere alla tentazione della Madre Perfetta, che so è una ricetta di frustrazione e (per me personalmente) tristezza - e se non lo è così per me, di sicuro lo è per le mie due figlie (sono un pò selvaggi al cuore) . Cè qualche altra mamma lì fuori che sente questa cosa come me? </span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Adesso ho qualche idea come arrivare alla Mamma deliziosamente imperfetta senza sensi di colpa. Spero di condividerlo con voi prossimamente.</span><br />
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<br />Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-87683745233196528312012-08-28T14:10:00.000+02:002012-08-28T14:20:43.282+02:00UNA "YOGI"MUM AL MARE. DIARIO. Day 9 circa<div class="-cx-PRIVATE-fbTimelineStatusUnit__root" style="padding-bottom: 15px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 10px;">
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<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_503cb31f660d49490272905" style="display: inline;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-size: large;"><span class="userContent">Abbiamo la fortuna di avere degli ospiti qui al mare. Una mia amica e sua figlia (quest'ultima super amica della mia ). La mia più grande si diverte tantissimo con questa ragazza, un annetto più di lei, e la piccola sta lí accanto sperando in un pò di attenzione che spesso le viene concesso.<br /><br />Appena si arriva gente in casa la dinamicità della famiglia cambi</span><span class="Apple-style-span" style="-webkit-composition-fill-color: rgba(175, 192, 227, 0.230469); -webkit-composition-frame-color: rgba(77, 128, 180, 0.230469); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875);">a. Siamo stati una settimana solo noi tre insieme, tanti litigi ma anche abbracci e coccole e chiacchierate. Improvvisamente mi trovo isolata dal mondo delle mie bimbe, che giustamente si concentra sulla riva, con l'ospite tra i giochi, i ragazzini, e le onde e risate. La Più grande non mi guarda più e dove prima era generosa con il suo aiuto, adesso ogni richiesta è un peso, una richiesta di allontanamento nonostante quanto breve dalla sua amica, e perciò una rottura.</span><br />
</span><br />
<div class="text_exposed_show" style="display: inline;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-size: large;"><span class="userContent">Oggi mi sono infiltrata e le ho portate tutte a tre sulla boa. Un attimo di tregua, di avvicinamento.</span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-size: large;"><span class="userContent"><br /></span>
<span class="userContent">Essere madre forse vuole dire anche sapere quando è giusto lasciare che i bimbi si allontanano un pochino, di dare spazio per fa si che gli altri possano entrare.</span></span></div>
<span class="Apple-style-span" style="color: #666666; font-size: large;">
<span class="userContent">
</span><br />
<div class="text_exposed_show" style="display: inline;">
</div>
</span></div>
</div>
</div>
</div>
<div class="fbTimelineUFI uiCommentContainer" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: white; background-image: initial; background-origin: initial; margin-bottom: -12px; margin-left: -12px; margin-top: -12px; padding-top: 3px; position: relative; top: 12px; width: 403px;">
<form action="http://www.facebook.com/ajax/ufi/modify.php" class="commentable_item collapsed_comments autoexpand_mode" id="uy3tho_58" method="post" rel="async" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
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<span class="fbTimelineFeedbackComments tlFCC388030541252599" style="float: right; margin-left: 5px;"><a class="fbTimelineFeedbackCommentLoader" data-hover="tooltip" data-tooltip-alignh="right" href="http://www.facebook.com/pages/Lotus-Pocus/290870417635279?ref=tn_tnmn#" style="color: #3b5998; cursor: pointer; padding-left: 18px; position: relative; text-decoration: none;" title="Show comments"></a></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="-webkit-composition-fill-color: rgba(175, 192, 227, 0.230469); -webkit-composition-frame-color: rgba(77, 128, 180, 0.230469); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.292969); -webkit-text-size-adjust: auto; font-size: 11px; line-height: 14px;"><a class="fbTimelineFeedbackCommentLoader" data-hover="tooltip" data-tooltip-alignh="right" href="http://www.facebook.com/pages/Lotus-Pocus/290870417635279?ref=tn_tnmn#" style="color: #3b5998; cursor: pointer; padding-left: 18px; position: relative; text-decoration: none;" title="Show comments"></a></span></span></div>
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Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7558852681644429553.post-19294638943596716582012-08-17T12:57:00.001+02:002012-08-17T12:57:45.392+02:00UNA "YOGI"MUM AL MARE. DIARIO. Day 7 circa<br style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;" /><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Sei al mare. E' Lugio (o ormai, Agosto) ed è sabato, i sdrai sono vicini e i vicini di sdrai sono tanti. Ti cammini tra la folla, scottando i piedi con un bicchiere enorme di coca-cola e ghiaccio in una mano e il portafoglio nel altro. Finalmente arrivi al tuo ombrellone e vai per sederti. Tra il nano-secondo che il tuo peso arriva alla sua destinazione di strice giallo e bian</span><br />
<div class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">
co e il nano-secondo che il liquido zuccheroso avrebbe dovuto arrivare alle labbra, cè un sbilanciamento inspiegabile (e ingiusto) e mezzo contenuto del bicchiere si rovescia bagnando i tuoi bermuda, macchiando il t-shirt e ferendo il tuo orgoglio. Ti senti un idiota. Guardi in giro e la folla ti guarda.<br /><br />Cosa speri da quelli che ti guardano? Un<br />" bhè, succede dai! Ecco un fazzoletto" o "vuoi darmi il bicchiere mentre ti asciughi?" o qualcosa di questo genere.<br />Quello che non aspetti è<br />"ma sei deficiente?! Ma cavoli....non non sei capace di tenere in mano un bicchiere?!"<br /><br />No non aspetti questo tipo di risposta. Perché non lo meriti. Allora come mai che appena un bambino fa lo stesso, si rovesce qualcosa o casca un oggetto tra le mani, senti questa risposta da quelli che li sta vicino, dai genitori?(e anche io sono, e mi dispiace a dirlo, sono stata colpevole come madre di risposte simili) Ci sarebbe da ricordare che come per noi adulti ci vergogniamo quando facciamo qualcosa di goffo, anche i bambini sentono lo stesso. Succede a tutti noi, e in quel momento abbiamo e hanno bisogno di un segno di supporto, non di essere sgridate.<br />Perciò un appello per i bimbi che fanno cadere ( e il bimbo che ha fatto cadere) il gelato nella sabbia- pazienza succede (o può) a tutti noi.</div>
Tess Privetthttp://www.blogger.com/profile/03643823944207596322noreply@blogger.com1