Wednesday, September 19, 2012

5 Tips PER UN RIENTRO AL LAVORO SENZA ESAURIMENTO NERVOSO




1.Basiamo le nostre decisione e "tasks to do" non secondo quello che è importante ma secondo quello che è ESSENZIALE (vale anche quando a casa :-)

2. Decidiamo (magari anche la se
ra prima) cose sono le due cose che dobbiamo fare ASSOLUTAMENTE e lo facciamo PER PRIMO il giorno dopo.

3. Aggruppare le nostre tasks (evitando multi-tasking e interruzioni continui) . Dedichiamo un tot di tempo SOLO per rispondere ai email, un tot di tempo SOLO a fare chiamate, e poi anche lo stesso per le cose più piacevoli (leggere FB, blogs, etc)

4. Ridurre. Se controlliamo l'email 25 volte al dì, decidiamo di farlo solo alle 10.00, prima di pranzo e poi alle 16.00 - secondo quello che vi permette il vostro lavoro. Sembra impossbile al inizio ma poi si abitua! Controllando l'email mille volte al giorno NON CI RENDE PIU' PRODUTTIVI (che è quello che vuole il capo, no?)

5. BREATHE! In riunione, davanti il capo, alla macchina del cafè, nel parcheggio, in metro, BREATHE!!!!!

Wednesday, September 5, 2012

IL "RI-ENTRO IN CITTÁ" MEDITAZIONE CHALLENGE! IN 7 PASSI FATTIBILI




A chi vuole partecipare con me...
Il ritorno in città dopo le vacanze (con i ritimi pazzeschi ri-introdotti così bruttalmente) è spesso "harsh", cioè pesantissimo. Se siete come me, subite sia fisicamente che psicologicamente. Per questo mi sembra un ottimo momento per iniziare (o ri-iniziare nel mio caso) la meditazione.

Non ci riporta alla sabbia come seta né la vista di Monte Rosa con mojito in mano (grazie Mario)  ma... non importa. Non mi piace dare l'idea che la meditazione sia una cura miracolosa alla melanconia o qualsiasi altro dolore emotivo che potremo subire, posso dire solo che ho notato quando lo facevo io in passato che gestivo meglio lo stress, riuscivo a  rallentare e anche semplificare la vita (una bella cosa). Mentalmente mi sentivo più sharp, il livello della concentrazione era più alta. Si trovano diversi studi che "provano" questo, incluso cambiamenti fisici, dicono che aiuta con la pressione, respirazione e metabolismo per nominare solo tre. Oh and, bonus, it's supposed to "de-frizz" ones brainwaves ...personalmente basterebbe che mi aiutasse a smettere di sognare la Val Sesia e a concentrarmi per più di 5 secondi di fila. Però non pretendiamo nulla.
Vi darò una guida seconda come lo faccio io (iniziato ieri)
Il challange consiste di arrivare a meditare tutti i giorni, DUE VOLTE al giorno fino ad 15 minuti ciascuna volta. Per 21 giorni.

1. Sediamo in modo COMODO. Sederci in modo eroico stile buddha in persona  è "unnecessary". Lascia stare. Non è una questione di posizione, ma di PRATICA (mentale, non fisica). Personalmente, anche se forse potrei stare nella posizione del loto a fare la meditazione, scelgo una tecnica più alla Lebowski. Cioè in poltrona con le gambe incrociate comodamente e con la schiena appoggiato contro un cuscino o due  ( sì- addirittura;-). Niente birra.

2. Cominciamo con piccoli passi. I primi giorni solo 7 minuti appena svegli e 7 minuti alla sera (ma prima di cenare!). Ogni giorno aggiungiamo un minuto (o ogni paio di giorni seconda quanto è "scimmiesco " il nostro stato mentale al momento che iniziamo questo challenge). Finché arriviamo alla "holy grail" di 15 minuti - mattina e sera. Sempre allo stessa ora se si può.

3. Scegliamo un mantra o parola da dirci (NON a voce alta) solo con ogni espirazione (respirazione sempre con il naso). Io dico "rom" (che fa rima con "from" in inglese) ma potreste sceglie un semplice "om" o un altro che mi piace è "ha" ( che fa rima con "sta" - in italiano). Se preferite, dite "calma" o "pace". Sperimentate con quello che funziona per voi. Basta che la "parola" o sillaba è molto lunga. Proviamo a sentire la vibrazione causata al livello fisico, sembra impossibile visto che è un suono NON emesso. Invece è possibile.

4. Tenete gli occhi sempre chiusi.

5. Lasciamo andare i pensieri. Non vuole dire "svuotate la mente"!!!!  Vuole dire FACCIAMO ENTRARE i pensieri e poi lasciamoli andare con delicatezza ma determinazione. Un pò come se avessimo un ospite poco gradito in casa. Senza grettezza (?) o tante scene, senza iniziare un dialogo, lo facciamo vedere la porta.

6. Ma come si fa?!  A me aiuta tanto il così detto "labeling" cioè... comincio a sentire un neonato piangere? Dico mentalmente una parola per "etichettarlo", dico "bambino" e il pensiero va più facilmente. Un cane che abbaia? Invece del solito dialogo interno: "ecco quel stramaledetto cane che si abbaia a tutti gli ore del giorno..." Dico mentalmente la parola "cane", e lascio andare. Comincio a pensare ad un appuntamento, al lavoro o qualcosa di più divertente, dico appena mi accorgo, la parola "pensiero". Tutto lì. A me aiuta tanto.

7. Mettiamo la sveglia per il tempo pre-stabalito. FONDAMENTALE! Almeno per me. Così evitiamo di aggiungere alla cascata di pensieri anche quello che dice "ma saranno passati 3 minuti o no, per la miseria?!" che viene seguito subito da un occhiata veloce al orologio e la morte della meditazione. Da evitare assolutamente.

In bocca al lupo!
Non riuscite assolutamente in questo challenge? Nessun problema, se riusciamo a fare yoga questo in se (e al suo meglio) è già meditazione, ma in movimento che è già qualcosa no?
Pubblicherò nei giorni seguenti altri "meditazioni tips" solo sul FB.

UNA "YOGI" MUM AL MARE - DIARIO  day 17 circa


Cè un tipo di persona con la quale faccio un pò fatica. Forse é perché provoca in me un senso di inferiorità e fallimento. In vacanza sono facile da identificare, sopra tutto in albergo. Sono quelle che arrivano con le valigie (a volte) tutti color coordinate, arrivano  dopo un viaggio  di mezza giornata con il smalto come appena applicata, cappelli raccolti elegantemente, trucco perfetto. È questo e per parlare solo delle bambine. Le madre controllano che la bimba o i bimbi  quando si va giù a mangiare la cena hanno un abito diverso per ogni sera, stirato a tal punto che le pieghe potrebbero essere utilizzate per tagliare il burro. Indossano vistiti di moda, e il braccialetto del momento  attorno il polso. La mamma è super in forma, senza un cappello fuori posto. Sempre. Persino in spiaggia. Sopra tutto in spiaggia. 
La cosa che mi stupisce è che io sogno di diventare così.  É una specie di Missione ("Impossibile" per me). Non solo che ci provo ma  soffro perché non riesco proprio ad arrivarci a questo livello di perfezionismo. Ma mi chiedo "perché" ? Perchè insisto quando le persone così mi incutano quasi paura?  Quelli che guardo invece con un reale senso di invidia sana, sono quelli che se ne fregano completamente. Le mamme che portano la roba di spiaggia in un sacchetto di Decatlon, i bambini che non solo arrivano per la cena nei stessi vesititi sporchi dalla spiaggia, me sono loro stessi ancora sporchi della spiaggia. Mamme struccate,  "al sale",  felici.  Sento che sono in qualche modo più.....libere. Sotto sotto voglio essere COSI'. Mi chiedo solo di avere la saggezza di resistere alla tentazione della Madre Perfetta, che so è una ricetta di frustrazione e (per me personalmente) tristezza - e se non lo è così per me, di sicuro lo è per le  mie due figlie (sono un pò selvaggi al cuore) . Cè qualche altra mamma lì fuori che sente questa cosa come me? 
Adesso ho qualche idea come arrivare alla Mamma deliziosamente imperfetta senza sensi di colpa. Spero di condividerlo con voi prossimamente.