Monday, September 23, 2013

YOGA MUM A MILANO



"Fa schifo" dice La Più Piccola guardando la sua costruzione. "Ma come?!" Dice la sua amica "è bellissima!" 
la più piccola sospira forte attraverso il naso 
"ma non vedi QUELLI?" 
Sta indicando due mattoncini colorati nella parte più bassa del suo castello 
"Sono storti! E se provo a spostarli viene giù tutto." 
"sì" ammette Sara "li vedo ma vedo anche un castello bellissimo!" La Più Piccola finalmente sorride.

Quante volte ci fissiamo sui due mattonicini storti invece di vedere la bellezza di "the whole picture"? Quante volte siamo pronti a buttare giù tutto per colpa di qualche pezzetto che non combacia con la nostra idea di perfezione? Sia nei rapporti di amore, di amicizia, di lavoro, che sia una torta, la tesi, una cena, un castello di mattoncini di legno, quando spostiamo l'attenzione alla bellezza, non solo i "difetti" danno meno fastidio, ma cominciano a sparire nella nostra mente. Bhè....a volte!

Questo articolo è stato primo pubblicato in un rubrica su  www.people.globalist.it Grazie ad Antonio Cipriani per la foto e  Valentina Montisci per il resto!

3 comments:

Anonymous said...

Eh già: come (quasi) sempre hai ragione. Il problema è però quando io sono quei “due mattoncini colorati … storti”. Io guardo fuori ed è come se ogni volta fossi un ingenuo, impreparato principiante: sempre fuori tempo, fuori luogo, fuori tema … Poi però ho imparato io a guardarmi da fuori e il primo moto è stato davvero di simpatia: anche nei momenti più critici. Ho cercato (sto cercando) di rendere più duttile la mia superficie scabra ed ho imparato che nelle mie multiformi profondità posso apprezzare i miei tempi e anche se il mio castello non sarà così “bellissimo” quasi sempre mi strappa un benevolo (pure divertito) solidale sorriso.
Stateci bene,
Olympic yogi

Tess Privett said...

Wow - se riesci a guardarti da fuori con simpatia direi che è un grande passo avanti, almeno sarebbe così per me - di solito mi guardo da fuori e mi dico "che cretina"!. Un sorriso anche nei momenti più critici, anche con il castello che sta su per miracolo, è il massimo, e meritato e vorrei esserne capace anche io!!! Sono contenta per te.

"sempre fuori tempo, fuori luogo..." qui riesco medisimare molto di più, ma contesto.....non siamo fuori tempo ma decisamente "in place" (anche se i sentimenti/paure dicono diversamente) e al momento giusto.E accettarlo che è difficile.
Grazie per i commenti Olympic Yogi - sempre apprezzati.

Tess Privett said...

Ps. Mi è piaciuto il "(quasi)" ;-)