Monday, April 6, 2009

Meditazione 7 -A cura di Lia Camporesi

La meditazione crea un silenzio interiore che ci apre le porte della saggezza ed un più profondo stato di coscienza. L'attenzione (dice Robert Heimlein) " è il concetto base di attesa: nell'attesa non concentriamo l'attenzione sul futuro, ma viviamo la perfezione del presente che è nel suo svolgersi. Ma l'attenzione ha tanti nemici: se agiamo secondo dei presupposti scolleghiamo la mente e non siamo più impegnati nel presente. Quando siamo ottusi ci tagliamo fuori da informazioni preziose e ci derubiamo della pienezza dell'esperienza. Se siamo impazienti corriamo verso il futuro senza accorgerci di quanto è ricco il presente. Se abbiamo paura non riusciamo ad impegnarci pienamente. L'attenzione non giudica, non nega, non applaude: assiste solamente". Ed è quello che dovremmo fare nella meditazione. Non fare nulla: solo assistere a quello che via via si presenta. Poi ci sono i nostri sensi che sono il collegamento essenziale tra il mondo esterno e quello nostro interno, infatti l'esperienza dei sensi è contemporaneamente esperienza fisica, emotiva e spirituale. Ma nella vita moderna le reazioni emotive spesso sono considerate mancanza di autocontrollo (per esempio se uno si commuove e piange). Invece è così bello lasciarsi andare senza farsi condizionare da stupide convenienze! Ci sono vari metodi di meditazione: quando la meditazione viene diretta ad un oggetto, un problema (i koan giapponesi), un mantra oppure lasciandosi guidare dal flusso dei sentimenti oppure la meditazione camminata. Ma che cosa nasce dalla meditazione? Ripiegamento su se stesso o apertura verso gli altri? Cercare di guardare dentro noi stessi con meno severità proprio verso noi stessi e verso gli altri? Offrire accoglienza alla vita senza presentarci sempre con atteggiamenti pessimistici o rabbiosi verso ciò che non è come vorremmo che fosse? Ci vuole molta pazienza e molta costanza nella pratica e non farsi prendere dallo sconforto o dal senso di inutilità. Tutto ci aiuta a crescere: sia la noia, sia la gioia, sia le altre sensazioni che ci vengono durante la meditazione. Siamo in crescita e la crescita è sempre lenta ma sicura. Nella pratica abbiamo seguito ancora una volta i suggerimenti di Thich Nhat Hanh, sempre sull'onda del respiro: 1 - Inspiro e so che sto inspirando, espiro e so che sto espirando (dentro-fuori) 2 - Inspirando il mio respiro si fa profondo, espiro il mio respiro si fa lento (profondo-lento) 3 - Inspirando sono calmo, espirando sono in pace (calmo-pace) 4- Inspirando sorrido, espirando lascio andare (sorrido-lascio andare) 5 - Dimorando nel momento presente so che è un momento meraviglioso (momento presente-momento meraviglioso).
Osservazioni...domande...commenti... Lia 

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