Friday, August 17, 2012

UNA "YOGI"MUM AL MARE. DIARIO. Day 7 circa


Sei al mare. E' Lugio (o ormai, Agosto)  ed è sabato, i sdrai sono vicini e i vicini di sdrai sono tanti. Ti cammini tra la folla, scottando i piedi con un bicchiere enorme di coca-cola e ghiaccio in una mano e il portafoglio nel altro. Finalmente arrivi al tuo ombrellone e vai per sederti. Tra il nano-secondo che il tuo peso arriva alla sua destinazione di strice giallo e bian
co e il nano-secondo che il liquido zuccheroso avrebbe dovuto arrivare alle labbra, cè un sbilanciamento inspiegabile (e ingiusto) e mezzo contenuto del bicchiere si rovescia bagnando i tuoi bermuda, macchiando il t-shirt e ferendo il tuo orgoglio. Ti senti un idiota. Guardi in giro e la folla ti guarda.

Cosa speri da quelli che ti guardano? Un
" bhè, succede dai! Ecco un fazzoletto" o "vuoi darmi il bicchiere mentre ti asciughi?" o qualcosa di questo genere.
Quello che non aspetti è
"ma sei deficiente?! Ma cavoli....non non sei capace di tenere in mano un bicchiere?!"

No non aspetti questo tipo di risposta. Perché non lo meriti. Allora come mai che appena un bambino fa lo stesso, si rovesce qualcosa o casca un oggetto tra le mani, senti questa risposta da quelli che li sta vicino, dai genitori?(e anche io sono, e mi dispiace a dirlo, sono stata colpevole  come madre di risposte simili) Ci sarebbe da ricordare che  come per noi adulti ci vergogniamo quando facciamo qualcosa di goffo, anche i bambini sentono lo stesso. Succede a tutti noi, e in quel momento abbiamo e hanno bisogno di un segno di supporto, non di essere sgridate.
Perciò un appello per i bimbi che fanno cadere ( e il bimbo che ha fatto cadere) il gelato nella sabbia- pazienza succede (o può) a tutti noi.